introduzione
La stanchezza cronica non è così rara come il nome potrebbe suggerire. A chi non capita di passare periodi in cui si ha la sensazione di essere sempre stanchi? Può dipendere da fattori esterni (il caldo o il cambio di stagione) o personali (ad esempio difese immunitarie basse). Ma se l’affaticamento prolungato prosegue si parla di sindrome da stanchezza cronica.
Diagnosi
L’aspetto più difficile di questa sindrome è proprio la diagnosi perché non c’è un esame che può dire con certezza che si tratti di affaticamento cronico. Ecco perché di norma si procede al contrario, escludendo altre sindromi i cui sintomi potrebbero trarre in inganno in modo che la fatica cronica resti l’unica scelta possibile.
Eppure non si tratta di un problema poco diffuso: secondo recenti statistiche ne soffre circa un milione di persone negli USA. Le donne sono più a rischio. Il primo campanello d’allarme è una perdita di stimolo e motivazione nonché di energia. La sindrome da fatica cronica ha anche ripercussioni sul piano sociale e psicologico rischiando di mettere a repentaglio le relazioni con amici e parenti.
Sintomi della sindrome da stanchezza cronica
Oltre ad un senso generale di affaticamento anche quando non si compiono grandi sforzi, chi soffre di CFS, manifesta i seguenti sintomi:
- dolore muscolare o dislocato in più punti in modo alternato;
- vuoti di memoria;
- mal di testa;
- rallentamento della digestione;
- difficoltà di concentrazione;
- sudorazione notturna;
- sbalzi di umore e irascibilità.
Cause della sindrome da stanchezza cronica
Abbiamo visto che la diagnosi della sindrome da stanchezza cronica non è facile. Questo perché anche la causa è difficile da inquadrare. Ci sono dei fattori scatenanti di diversa natura che vanno da infezioni virali a scarse difese immunitarie ma anche alcune intolleranze alimentari gravi o allergie possono concorrere a causare il problema. Ecco perché i protocolli medici per la sindrome da affaticamento cronico spesso trattano il sintomo e non la causa. Non mancano casi in cui vengono prescritti antidepressivi o sonniferi ma non si dovrebbero trascurare i possibili effetti collaterali che, in pazienti con problemi di stanchezza cronica, potrebbero essere peggio dei sintomi stessi. Al contrario sarebbe più opportuno senza dubbio agire alla radice del problema rinforzando l’organismo con integratori di vitamina B (soprattutto la vitamina B6), magnesio e potassio e al tempo stesso facendo i giusti esercizi.
Curare il senso di stanchezza a tavola
Come sempre anche l’alimentazione gioca un ruolo importante. Anzi in questo caso è proprio provato scientificamente visto che la stanchezza cronica può essere associata a intolleranze o allergie alimentari. Per esempio l’intolleranza al glutine è uno dei problemi alimentari connesso alla fatica cronica. Rilevante può essere anche l’intolleranza ai latticini.
Energia: l’importanza della metilazione del DNA
Durante gli ultimi anni gli scienziati hanno fatto alcune importanti scoperte in merito alla metilazione del DNA. Questo processo aiuta a produrre energia e se qualcosa non funziona come dovrebbe si possono innescare disturbi cronici tra i quali anche debolezza.
Fare il pieno di vitamina B12
La metilazione del DNA richiede vitamina B (6 e 12). Il 40% della popolazione degli Stati Uniti soffre di carenza di vitamina B6. Fare il pieno di vitamina B, anche assumendo integratori per colmare deficit, serve a sentirsi più in forma ed ha perfino una funzione antitumorale. Siccome la vitamina B12 si trova soprattutto nella carne, vegetariani e vegani dovrebbero tenere sotto controllo questo valore.
Magnesio e potassio riserva di energia
Molti integratori sportivi inoltre sono a base di magnesio e potassio (MgK) . Se ci si sente stanchi tutti i giorni si consiglia di mangiare spinaci, yogurt, avocado, cioccolato fondente e banane: sono tutti alimenti ricchi di magnesio. Per questo si trovano nella dieta degli sportivi. La carenza di potassio si manifesta con senso di affaticamento e crampi. Uno sportivo non dovrebbe mai rischiare di avere carenza di questi due elementi.
Non usare la stanchezza come alibi
In generale può accadere che in alcuni momenti e fasi della vita ci si senta stanchi. Pensiamo ad esempio al cambio di stagione e all’arrivo del caldo oppure ad alcune condizioni fisiche e ormonali particolari come la sindrome premestruale e la menopausa delle donne. Attenzione però a non fare di questa sensazione un alibi: può diventare controproducente perché ci si sente legittimati a non fare nulla e a non affrontare il problema proprio perché troppo stanchi. Al contrario bisogna, come appena visto sopra, cercare di sperimentare rimedi naturali contro la stanchezza. Fatto questo trascorrere del tempo all’aria aperta e dedicare tempo ai propri hobby e passione non può che essere uno stimolo che dona energia.
Bibliografia
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Learning to feel tired: A learning trajectory towards chronic fatigue
Bert Lenaerta, Yannick Boddez, Johan W.S. Vlaeyen, Caroline M. van Heugtena
(2) https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0005796718300135
You make me tired: An experimental test of the role of interpersonal operant conditioning in fatigue
(3) https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1871187113000199
Tired minds, tired ideas? Exploring insomnia and creativity
(4) https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0987705316303860
A sociological stance on fatigue and tiredness: Social inequalities, norms and representations
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