Argomenti:
- Come funziona lo stomaco
- Cosa è l' acidità di stomaco
- Sintomi
- Cause
- Chi ne soffre
- Cosa fare
- Rimedi naturali
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Come funziona lo stomaco
Come funziona lo stomaco. Lo stomaco è quell'organo dell'apparato digerente posto tra l'esofago e l'intestino che è deputato alla digestione: esso opera la scissione in piccole parti delle macromolecole del cibo attraverso l'azione dell'acido cloridrico, e la digestione delle proteine attraverso gli enzimi denominati pepsine. Queste sostanze che vanno a costituire il succo gastrico, sono prodotte da speciali ghiandole della mucosa che riveste internamente lo stomaco e determinano l'instaurarsi di un pH molto basso, cioè acido. Le pareti dello stomaco non si auto-digeriscono grazie a meccanismi chimico-fisici tra cui la secrezione del muco da parte delle cellule superficiali della mucosa e la secrezione di bicarbonato da parte di molecole chiamate prostaglandine.
Cos'è l'acidità di stomaco
Può succedere che per varie cause la protezione della mucosa gastrica venga meno, oppure che si produca una maggiore quantità di succo gastrico. In tal caso la protezione non è più sufficiente e si va incontro all'aggressione acida della parete dello stomaco.
Si possono produrre delle infiammazioni (ad esempio la gastrite) o addirittura una distruzione della parete gastrica (ulcera).
Sintomi
Il sintomo più frequentemente riscontrato è il bruciore di stomaco, o pirosi. Inoltre si possono avvertire un vero e proprio dolore all'altezza della bocca dello stomaco, una sensazione di nausea e pesantezza, crampi e anche aerofagia. Queste manifestazioni fastidiose solitamente si presentano dopo un pasto e durante la notte.
Cause
La situazione appena descritta di solito può comparire dopo un periodo di assunzione di alcuni medicinali (ad esempio l'aspirina o altri anti-infiammatori), in momenti di stress e stati ansiosi, per scorrette abitudini alimentari e obesità, per utilizzo eccessivo di alcol, fumo, spezie e altre sostanze irritanti.
Altre informazioni - Cause acidità di stomaco
Chi ne soffre
Le persone ansiose e ipersensibili sono maggiormente esposte all'insorgere dell'acidità di stomaco, dati i numerosi collegamenti tra apparato digerente e sistema nervoso centrale.
La vita frenetica per di più porta ad alimentarsi male e in fretta. Le cattive abitudini alimentari possono favorire questo fenomeno, soprattutto quelle relative ad un'assunzione eccessiva di cibi grassi e fritti che rallentano lo svuotamento gastrico e fanno così aumentare la produzione di succhi gastrici
Le donne incinte, gli anziani, gli individui obesi e i forti consumatori di alcol, fumo e caffè sono facilmente bersaglio dell'acidità gastrica.
Cosa fare
Detto questo, va da se che migliorare le abitudini e condizioni di vita è il primo aiuto per non soffrire di acidità di stomaco. Per quanto riguarda i pasti dovranno essere leggeri, consumati con calma e privi il più possibile di cibi fritti, grassi, sostanze acide quali cipolle, limoni, pomodori, agrumi, cioccolata, e cibi ricchi di proteine come la carne. Alcol, fumo e caffeina vanno possibilmente evitati così come cibi molto speziati e piccanti. Indicati invece sono quei cibi ricchi di carboidrati come pasta, pane, riso e patate perché non producono acidità e sono facilmente digeribili. Vanno bene le banane che sono ricche di potassio. Altri accorgimenti sono non saltare la colazione, non rimanere molto tempo digiuni e quindi portarsi dietro piccole merende come ad esempio pacchetti di crackers; inoltre cenare molto prima di andare a letto.
Rimedi naturali
Molte persone quando accusano i sintomi dell'acidità di stomaco mangiano un pezzo di pane che sembra tamponare un po' l'acidità. Altre bevono un bicchiere di latte oppure un bicchiere d'acqua con qualche cucchiaino di bicarbonato sciolto dentro. Sembra però che bicarbonato e latte, dopo una miglioramento iniziale, facciano riacutizzare i sintomi. Forse la sostanza anti-acida naturale più usata ed efficace per alleviare i sintomi dell'acidità di stomaco è l'argilla verde. Si usa sciogliendo 2 cucchiaini di argilla in mezzo bicchiere d'acqua e bevendo il miscuglio dopo i pasti. Piante di uso fitoterapico utili a questo problema possono essere la camomilla, il finocchio, il carbone vegetale, l'acqua di cocco e l'acqua di cottura delle patate.