Echinacea: botanica
L'echinacea è una pianta erbacea la cui specie più conosciuta è l'Echinacea purpurea. Botanicamente fa parte della famiglia delle Asteraceae o Compositae.
Esistono diverse specie di echinacea, ma quelle maggiormente utilizzate a scopi curativi sono tre:
L'Echinacea angustifolia, originaria del Midwest e delle Grandi Pianure del Nord America.
L'Echinacea pallida, diffusa nelle aree orientali degli Stati Uniti.
L'Echinacea purpurea, la più coltivata e commercializzata, nativa delle praterie del Midwest.
Le parti maggiormente impiegate dell'echinacea sono la radice, raccolta dopo due anni di crescita, e il capolino fiorito. É proprio in queste parti della pianta che si concentrano i principi attivi bioattivi.
Echinacea: composizione chimica e principi attivi
Le diverse specie di echinacea contengono una ricca composizione di principi attivi suddivisi in diverse classi chimiche.
Nelle radici di Echinacea angustifolia, Echinacea pallida ed Echinacea purpurea sono presenti Complexi Polisaccaridici eteropolimerici, come l'Echinacoside e i suoi derivati.
Anche i Flavonoidi, Polifenoli e Glicoproteine contribuiscono all'azione immunostimolante della pianta. Composti appartenenti a queste classe sono Kaempferolo, Quercetina e Rutenina.
Negli organi aerei come i capolini, sono presenti Alchilamidi, come l'Alkylamide Isobutylamides, dotati di proprietà antivirali e antibatteriche.
L'Olio essenziale ricavato dalla pianta intera contiene Polieni, come l'Acido caffeico e i suoi analoghi.
Gli estratti standardizzati dell'Echinacea vengono ottenuti utilizzando estratti ad alta concentrazione di uno o più di questi principi attivi. Ciò permette di sfruttare appieno le rinomate capacità immunostimolanti, antivirali, antibatteriche ed anti-infiammatorie tipiche delle diverse specie di Echinacea.
A cosa fa bene l'Echinacea?
Grazie alla ricca composizione di principi attivi, l'echinacea è una delle piante medicinali più note per le sue proprietà immuno stimolanti.
Gli estratto secco di radice e/o i capolini fioriti di specie come Echinacea angustifolia, pallida e purpurea vengono normalmente impiegati per realizzare compresse e integratori.
Assunta sotto forma di prodotti a base di echinacea, questa pianta immunostimolante si è dimostrata utile per:
Rafforzare le difese del sistema immunitario
Ridurre la durata e l'intensità delle malattie da raffreddamento
Alleviare i sintomi influenzali come tosse, mal di gola e febbre
Contrastare le infezioni delle alte e basse vie respiratorie
Questo grazie alle sue notevoli proprietà antinfiammatorie e antivirali. Numerosi studi clinici hanno evidenziato i benefici nell'assunzione di integratori di echinacea soprattutto nelle prime fasi del manifestarsi dei sintomi influenzali.
Quando assumere l'Echinacea?
Gli studi clinici hanno evidenziato che l'assunzione di echinacea può avvenire sia a scopo preventivo che curativo.
A fini preventivi, è possibile assumere preparazioni a base di echinacea al manifestarsi dei primi sintomi di raffreddore, al fine di rafforzare le difese immunitarie e prevenire lo sviluppo dell'infezione.
Numerosi studi hanno mostrato buoni risultati con assunzioni di 2-4 settimane, permettendo di prevenire il raffreddore in una percentuale variabile tra il 30% e il 60% dei soggetti.
A scopo curativo, l'echinacea viene invece utilizzata per alleviare i sintomi del raffreddore come congestione nasale e mal di gola, ma anche per accorciarne il decorso. In quest'ottica, l'assunzione va intrapresa entro le prime 24-48 ore dalla comparsa dei primi sintomi.
È stata osservata una riduzione dei giorni di malattia sino al 50% rispetto ai gruppi placebo, a fronte di miglioramenti entro 3-4 giorni grazie all'azione virustatica dell'echinacea.
Per un effetto curativo, le assunzioni vanno limitate a un periodo di non oltre 10 giorni.
Se si assume troppa Echinacea
L'echinacea è considerata generalmente sicura se utilizzata per brevi periodi e nei dosaggi raccomandati. Tuttavia, un'assunzione eccessiva e prolungata può determinare alcuni effetti collaterali:
Sonnolenza e sensazione di stanchezza
Cefalea
Vertigini
Disturbi gastrici lievi come nausea e diarrea
Febbre in caso di dosi molto elevate
Queste reazioni avverse compaiono più frequentemente con preparazioni non standardizzate o a seguito di sovradosaggio e scompaiono sospendendo l'assunzione.
Le autorità competenti hanno stabilito che l'uso pediatrico è da evitare dato il possibile rischio di reazioni allergiche.
Il profilo di sicurezza dell'echinacea è buono se usata per un periodo massimo di 8 settimane, ma in caso di gravidanza e allattamento è sempre meglio un consulto medico prima dell'utilizzo.
È importante seguire le avvertenze riportate e non eccedere nelle dosi per sfruttare al meglio i benefici di questa pianta mirando a prevenire eventi avversi.