Quando si parla di candida si pensa perlopiù istintivamente all’infezione intima che colpisce prevalentemente le donne. E innegabilmente questa è la forma più diffusa di candida ma non tutti sanno che può esistere anche la variante di candida maschile o che essere di tipo intestinale. Quali sono le cause di quest’ultima tipologia? Come riconoscerla? E soprattutto come prevenirla e curarla?
Sintomi della candida intestinale
Rispetto alla candida più comune, quella intestinale è più difficile da diagnosticare perché spesso è asintomatica. Tuttavia esistono dei campanelli d’allarme che, se frequenti e persistenti, dovrebbero mettere in guardia: tensione e gonfiore addominale, gas, diarrea, dolori e coliche, affaticamento, stitichezza, problemi di digestione, carenza vitaminica, vertigini e mal di testa etc. Il problema è che questi sintomi sono legati anche ad altri disturbi, come ad esempio la colite, e quindi capire che si tratta di candida intestinale non è facile. Un indizio ulteriore potrebbe pervenire dalla voglia sospetta di dolci: è la candida che si nutre di zuccheri.
Per la diagnosi certa occorrono test clinici: in prima battuta il medico richiederà l’esame delle feci; nei casi più gravi può essere predisposto un esame istologico, che comporta il prelievo parte di tessuto intestinale per esaminarlo. Se invece la candida è patologica, e quindi ha compromesso anche il sistema il gastrointestinale, può essere scoperta anche attraverso la gastroscopia.
Cause della candida intestinale
Proprio come la sua “sorella più famosa”, la candida intestinale è causata dall’infezione di un fungo: più nello specifico si verifica quando la proliferazione dei batteri produce danni nell’intestino tenue. E’ stata confermata anche una certa predisposizione genetica nei soggetti con intolleranze alimentari, malattie come il morbo di Crohn o diabete mellito. Anche lo stile di vita, e in particolare l’alimentazione, possono incidere sul rischio di contrarre la candida intestinale: si ammala più facilmente chi assume a lungo antibiotici, steroidi ma anche chi consuma troppi carboidrati, zuccheri e prodotti raffinati o chi beve alcol con eccessiva frequenza.
Rimedi naturali come cura contro la candida intestinale
Conoscere le cause della candida intestinale ci aiuta anche a perfezionare il nostro stile di vita e le abitudini alimentari per non creare terreno fertile alla proliferazione batterica. Prima di tutto quindi vanno ridotti i carboidrati e gli zuccheri raffinati a tavola visto che la candida si nutre di questi ultimi.
L’uva ursina è un prezioso alleato naturale contro la candida: assunta in tintura madre (50 gocce al giorno per una settimana) o in compresse, abbinata ad altre erbe purificanti come erica, pilosella e ononide riesce a calmare il bruciore e aiuta a rigenerare le mucose infiammate.
Il mirtillo rosso americano (cranberry) ha proprietà antiinfiammatorie utili contro la candida e la cistite. Consumata con regolarità, questa bacca dal colore rosso intenso, ha un effetto benefico nel lungo periodo. Cranberry e uva ursina assunte in modo abbinato sono consigliate durante la fase acuta per lenire i sintomi.
Quello che bisogna capire però è che non è la candida in quanto tale ad essere preoccupante o a generare effetti fastidiosi quanto il suo proliferare incontrollato. Per questo motivo assumere probiotici (Lactobacillus acidophilus, Bifidobacterium lactis, Lactobacillus rhamnosus) è fondamentale: serve a creare una certa stabilità nel trattamento e a prevenire la proliferazione batterica. I fermenti lattici integrano l’azione antifungina dei rimedi naturali a cui abbiamo fatto riferimento sopra. E tra i fermenti lattici vivi troviamo in prima linea i probiotici che sono di origine umana e, resistendo all’azione digestiva dello stomaco, riescono ad arrivare fino all'intestino dove si riproducono. Integrare i nostri batteri buoni migliora la risposta dell’organismo ad infezioni, infiammazioni e intolleranze impendendo ai germi di moltiplicarsi e diffondersi.
Le informazioni presenti in questo articolo non possono e non devono sostituire il consulto medico. Ogni indicazione o suggerimento o rimedio naturale riportato NON deve essere seguito senza consulto del proprio medico.