Molte persone sono convinte di dormire bene ma in realtà non lo fanno affatto.
Non è quanto dormi ma come dormi
C’è ad esempio chi non si accorge di russare e resta anche stupito quando glielo fanno notare. Troppo spesso peraltro si tende a confondere la quantità del sonno con la qualità. Limitare al minimo fenomeni che disturbano la qualità del sonno, come appunto le apnee notturne, è fondamentale per dormire ma anche per stare meglio quando si è svegli. In particolare è stata dimostrata una correlazione con il rischio di colpi di sonno. La carenza di attenzione durante il giorno quindi non solo può comportare problemi sul posto di lavoro ma è anche una questione di sicurezza. Secondo uno studio americano recente, le persone che soffrono di apnea notturna hanno un rischio sei volte maggiore rispetto alla media di morire in un incidente stradale causato da affaticamento. Non a caso negli USA da anni chi soffre di OSAS è tenuto a sottoporsi a cure adeguate per poter conseguire o rinnovare la patente di guida e, sebbene in ritardo, anche l’Europa ha inserito con Direttiva 2014/85/UE (recepita in Italia con Decreto Ministeriale del 22 dicembre 2015) l’OSAS tra le patologie che possono causare rischi alla guida. Che significa? Che chi soffre di disturbi del sonno e apnee notturne, dovrà dimostrare di seguire una terapia adeguata per evitare il ritiro della patente.
Ma qual è la terapia più indicata?
Come curare apnee notturne per evitare il russare e i colpi di sonno. Molti disturbi del sonno, come appunto la comune apnea ostruttiva, possono essere trattati attraverso la tecnica della CPAP, considerata ad oggi la prima strada proprio per la sua efficacia.
La CPAP (Continuous Positive Airway Pressure) prevede il ricorso a maschere che servono a normalizzare la respirazione. Sono dispositivi che erogano un flusso d’aria a pressione positiva continua per tenere sempre aperte le vie aeree. Questa terapia richiede partecipazione attiva da parte del paziente. Per monitorare questo aspetto le maschere moderne dispongono di “sensori di compliance” che registrano con precisione il grado di effettivo utilizzo del dispositivo.
Esistono alternative? Contro l’apnea Ostruttiva nel Sonno si possono utilizzare anche dispositivi intraorali che, riposizionando la mandibola, servono a tenere lontana la lingua dalla parete faringea contro la quale tenderebbe a collassare durante negli episodi di apnea. Anche nel caso di terapia con OD è necessario, a scopo preventivo e di sicurezza stradale, che possa essere dimostrata la diligenza del paziente tramite l’inserimento di sensori di compliance.
Come capire se si dorme bene o si soffre di disturbi del sonno
Capire se si soffre di apnee notturne non sempre è facile. Secondo lo studio americano sopra citato, il 2-4% degli americani ne soffre senza rendersene conto e, quindi, senza diagnosi. Eppure le apnee interrompono il sonno fino a 400 volte (per intervalli della durata compresa tra 10 e 30 secondi) a notte.
Alimenti che possono causareinsonnia
Se il giorno vi sentite stanchi e spossati la causa potrebbe essere che soffrite di apnee notturne che interrompono la regolarità del sonno. Mangiare bene può essere un primo passo. Da evitare la sera (soprattutto se si cena tardi):
- Alcol;
- Cibi piccanti;
- Zuccheri e cioccolata.
Concludiamo con altre buone abitudini per conciliare il giusto riposo:
- Sconnettersi quando ci si mette a letto (riuscirete a dormire anche, e perfino meglio, se prima di chiudere gli occhi non controllate Facebook o email);
- Evitare di dormire con animali domestici nel letto (l’opinione pubblica è divisa su questo punto perché molti amanti degli animali hanno quest’abitudine ma qui non si tratta né di una questione di igiene o di affetto ma solo di qualità del riposo);
- Bere una tisana o fare un bagno caldo rilassante prima di coricarsi.
Le informazioni presenti in questo articolo non possono e non devono sostituire il consulto medico. Ogni indicazione o suggerimento o rimedio naturale riportato NON deve essere seguito senza consulto del proprio medico.