Quando si può dire che un intestino è pigro?
Non esiste una regola fissa e valida per tutti: la frequenza di evacuazione è infatti una questione che dipende anche da fattori genetici, oltre che dall’alimentazione e dai ritmi di vita. Di certo l’ideale sarebbe riuscire ad andare di corpo almeno una volta al giorno con costanza. Vediamo quindi cosa si può fare per educare l’intestino.
Intestino pigro: cause
Quali sono le cause della stitichezza? Partiamo da questo per poi capire come contrastarle. Tra le principali cause di stipsi troviamo:
- carenza di fibre nell’alimentazione;
- abuso cronico di farmaci e in particolare di lassativi chimici;
- vita sedentaria;
- abitudine a ritardare il momento di andare in bagno;
- avanzare dell’età (con frequente rallentamento delle funzioni fisiologiche).
Stipsi: rimedi naturali e alimentazione.
Come stimolare un intestino pigro in modo naturale? La risposta ci viene proprio dall’analisi delle cause del problema.
Prima di tutto con la giusta alimentazione.
Il buongiorno si vede dal mattino: iniziate la giornata con una spremuta di limone mescolata ad acqua tiepida. Tutti gli agrumi in genere sono alleati contro la costipazione. Molte anche le verdure consigliate, soprattutto carote. Bere molti liquidi durante la giornata è importantissimo: acqua in primis ma anche minestre, spremute e tisane.
Il più famoso lassativo naturale però restano le prugne secche. Fondamentale inoltre è il consumo di fibre, eventualmente anche abbinando ai cibi l’uso di un integratore alimentare.
Ci sono al contrario cibi che andrebbero evitati in caso di irregolarità intestinale: carne, cioccolato, caffè, peperoncino o altre spezie piccanti e alcolici in primis.
Ovviamente l’alimentazione da sola non basta. Anche l’attività fisica gioca un ruolo determinante. Soprattutto fa bene camminare quotidianamente di buon passo. Anche gli esercizi di Yoga, concentrandosi sull’addome, servono a ripristinare il corretto afflusso di sangue agli organi addominali e favoriscono una corretta digestione. Anche il salto della corda può favorire la motilità intestinale ed è quindi consigliato, a patto che non ci siano problemi alle ginocchia.
Se tutto questo non dovesse bastare, sotto consiglio del medico, si passa ai lassativi (da preferire quelli di natura vegetale a quelli chimici).
Dall’intestino pigro alla stipsi cronica: quando diventa patologia
Abbiamo visto quali possono essere le cause che incidono sulla regolarità intestinale. Altra fattori concorrenti sono stress e idratazione insufficiente (aggravata anche dall’abitudine sbagliata di consumare pietanze troppo calde o salate). La peristalsi rallentata può trasformarsi in stipsi cronica.
Si parla di stipsi cronica quando le feci sono asciutte e dure, e, quindi, difficilmente trasportabili all’interno dell’intestino. Se si evacua poco ma le feci sono comunque morbide e facilmente trasportabili, è improprio parlare di stipsi cronica.
Gli effetti di una pigrizia intestinale prolungata nel tempo sono:
- ristagno di sostanze anche tossiche;
- alterazione della qualità della flora batterica intestinale, con conseguente gonfiore di pancia e fermentazioni (gas);
- indebolimento delle difese del sistema immunitario.
Le informazioni presenti in questo articolo non possono e non devono sostituire il consulto medico. Ogni indicazione o suggerimento o rimedio naturale riportato NON deve essere seguito senza consulto del proprio medico.