E’ un batterio che ‘abita’ nelle mucose gastriche che rivestono lo stomaco. Può essere silente e asintomatico, oppure causare ulcera e/o gastrite, o ancora presentare una sintomatologia minima a livello gastrico. Si trasmette per via orale, attraverso gli alimenti o (più raro) per via sessuale. In particolare sembra correlato all’assunzione di cibi lavati male.
Sommario:
Test
Il batterio si individua con specifici test diagnostici: il test del respiro, la ricerca sierologica e la gastroscopia. Ovviamente si tende a puntare sui primi due, per evitare il terzo che è il più invasivo.
Sintomatologia
Il dolore può durare pochi minuti o arrivare fino ad ore nei casi più seri, ed essere accompagnato da nausea (frequente), vomito o reflusso gastroesofageo.
Rimedi naturali
Acqua. Può sembrare banale, ma l’acqua è davvero di grande aiuto. Importante berne tanta, fino a 10 bicchieri ogni ora nella fase acuta. Poi si può scalare, di pari passo con il miglioramento dei sintomi, fino ad arrivare a 10 bicchieri tre volte al giorno, che è la quantità ideale un po’ per tutti, batterio o no.
Propoli. Antibiotica e battericida, è utile contro la gastrite e in particolare contro l’Helicobacter Pylori. Inoltre svolge un’azione antinfiammatoria e anestetica che aiuta anche ad attenuare il dolore man mano che cura l’infezione.
Modalità di assunzione. La resina della propoli si scioglie lentamente in bocca e si assume in piccole dosi; la tintura di propoli si assume per non più di 5-15 gocce al giorno. Oltre alla tintura madre si può usare il propoli in grani: in questo caso va assunta 3 volte al giorno (1 gr alla volta), preferibilmente associata al latte o al miele.
Olio essenziale di verbena. Carminativo e digestivo, ripristina la funzionalità gastrica e stempera le infiammazioni. Ideale per uso esterno, mettendo le gocce nel diffusore o nell’acqua da bagno. Oppure per massaggi locali, da praticare sullo stomaco soprattutto prima di dormire, per mantenere la zona riscaldata.
Curcuma. E’ una spezia utile nel trattamento dei problemi gastrici perché favorisce la produzione dei succhi gastrici e protegge le mucose. La curcuma si assume prevalentemente attraverso l’alimentazione, abbinata ai cibi, ma si può preparare anche un infuso. Il sapore della tisana è aspro e pungente, per addolcirlo è indicato lo zenzero, che potenzia ancora di più le proprietà antinfiammatorie della curcuma.
La spezia è disponibile come estratto secco in comode capsule.
Alghe. Sia l’alga spirulina che l’alga Chlorella sono utili contro l’Helicobacter. Il ‘merito’ è dei polisaccaridi presenti in entrambe le alghe, dei nutrienti che impediscono al batterio di attaccarsi alle pareti dello stomaco. Questa azione antiaderente può essere sfruttata sia in ottica preventiva se il problema si è già presentato una volta, sia ‘dopo’, in ottica curativa.
Modalità di assunzione. Massimo 2-3 compresse da 1 gr al giorno.
Radice di liquirizia. Agevola la digestione e abbassa i livelli di acidità nello stomaco. Spesso è utilizzata come digestivo, antinfiammatorio e rimedio contro l’acidità gastrica, soprattutto se di tipo batterico. Ha anche un effetto rinfrescante che dona sollievo, per può essere utile tenerne un po’ con sé da masticare al bisogno.
La radice di liquirizia è disponibile in forma di piccoli bastoncini da succhiare, in confetti, o in preparato per infuso.
Filipendula ulmaria. Attenua i sintomi della gastrite e dell’ulcera gastrica. Protegge le pareti dello stomaco e riduce le secrezioni acide, il che la rende di grande aiuto nel momento in cui lo stomaco è ‘attaccato’ dal batterio Helicobacter Pylori.
Modalità di assunzione: l’infuso è il modo migliore per assumere la filipendula. Bisogna solo fare attenzione a usare acqua tiepida, non bollente, perché l’acido salicilico che è l’elemento antinfiammatorio si distrugge con il calore.
Mirtillo. Da assumere ogni giorno, anche confezionato. Ha infatti la capacità di evitare che i batteri si attacchino alle pareti dello stomaco. Il vantaggio del mirtillo è che si può bere tranquillamente per 2-3 volte al giorno senza rischio di effetti collaterali. L’ideale è la mattina a stomaco vuoto, per beneficiare subito delle sue proprietà benefiche e rinfrescanti.
Fieno greco. Contiene delle mucillagini che proteggono il rivestimento dello stomaco. Inoltre è un tonico naturale ed ha anche proprietà antinfiammatorie che attenuano dolori e fastidi causati dall’Helicobacter.
Modalità di assunzione: in estratto liquido o capsule prima dei pasti. Max 2 capsule al giorno
Alimentazione e dieta
Anche l’alimentazione è importante per mitigare gli effetti dell’Helicobacter. Nei giorni ‘di cura’ è meglio non mangiare tutto quello che si vuole, per evitare di aggiungere acidità e affaticare la digestione con cibi complessi e inadeguati.
Privilegiare alimenti con proprietà antibiotiche: aglio prima di tutto e poi cipolla, echinacea, zenzero, rosmarino, timo, menta e miele. Utili anche l’aceto di mele e il succo di limone, che svolgono un’azione antisettica sullo stomaco.
No a zuccheri e farine raffinate.