L’intestino pigro è un problema che può avere tante cause e può presentarsi episodicamente o in modo continuo. Se diventa cronico è importante rivolgersi al medico per verificare la presenza di eventuali patologie, altrimenti basta regolarizzare lo stile di vita e adottare un’alimentazione e dei rimedi naturali ad hoc.
Di cosa parliamo:
Per prima cosa serve bere molta acqua, per ammorbidire le feci e facilitarne l’espulsione. Vanno bene anche altri liquidi, soprattutto le tisane e le minestre: i liquidi non sono mai troppi, e abbinati a dell’esercizio fisico quotidiano, non possono che giovare all’intestino pigro. E i rimedi naturali fanno il resto.
Cause dell’intestino pigro
L’intestino pigro può avere una sola causa o derivare da un insieme di fattori che si presentano in concomitanza l’uno dell’altro. Alcuni sono legati a situazioni transitorie, come la gravidanza o l’uso di farmaci, e sono destinate a risolversi.
- L’alimentazione squilibrata;
- L’alterazione della flora batterica intestinale;
- Il cambio di stagione;
- La gravidanza;
- Problemi al colon;
- Lo stress;
- Lo scarso movimento/attività fisica;
- L’utilizzo prolungato di farmaci;
Sintomi dell’intestino pigro
I sintomi sono facilmente identificabili:
- Il gonfiore addominale persistente;
- Crampi, i dolori e gli spasmi che si avvertono nello stomaco;
- Sensazione di pienezza/pesantezza, anche lontano dai pasti;
- Alito cattivo, soprattutto al mattino;
- Emorroidi che si presentano con frequenza;
Rimedi naturali
Non solo erbe e piante, ma anche i fermenti lattici possono essere di aiuto per sbloccare l’intestino pigro. Una cura periodica a base di fermenti può aiutare a risolvere il problema in breve tempo, ripristinando la flora batterica ‘buona’ e la salute dell’intestino. Un buon prodotto, contenente quattro importanti componenti della flora batterica (Lactobacillus acidophylus, Lactobacillus rhamnosus, Lactobacillus sporogenes e Bifidobacterium bifidum) è Tetraflor 60 compresse.
Spesso infatti tra le cause dell’intestino pigro c'è un problema legato all’alterazione della flora batterica. Per questo è importante riportarla ‘in salute’ assumendoli quotidianamente per qualche giorno: in questo modo di va ad eliminare il problema in modo naturale e non invasivo.
Tra le erbe officinali spiccano: il rabarbaro, l’aloe e la malva.
Rabarbaro. Contiene tanti polifenoli e altri composti che favoriscono la peristalsi stimolando la motilità dei muscoli dell’intestino e ostacolando di fatto la stipsi. L’importante è assumere il rabarbaro in basso dosaggio, perché troppo può essere eccessivo e assumere i connotati di una purga. Invece normalmente rappresenta un aiuto valido e non invasivo per favorire tutto il percorso digestivo, fino alla fase finale a carico dell’intestino.
Aloe. L’aloe vera è molto attiva sull’apparato gastro-intestinale, grazie ad un mix di sostanze che contiene e che la rendono utile a 360° per l’organismo. Per quanto riguarda l’intestino pigro svolge infatti un’azione sia lassativa che depurativa, utile contro l’accumulo di liquidi che favorisce la stipsi e poi concretamente nel sollecitare la motilità intestinale. Ha anche la capacità di intervenire sulla flora batterica intestinale con effetto riparatore e vanta proprietà antinfiammatorie utili in caso di intestino irritabile e di colite. Un ottimo prodotto è Aloe vera forza di Optima natural.
L'aloe vera si può assumere in diversi modi, per via esterna o interna, e anche per praticare un leggero massaggio sulla pancia, in posizione distesa: il movimento circolare, il profumo e i principi attivi che penetrano nella pelle possono essere un balsamo per l’intestino pigro.
In alcuni casi risulta particolarmente efficace assumere l’aloe a stomaco vuoto di mattina.
Malva. La malva è un rimedio dolce per l’intestino pigro, perché agisce prima di tutto come rilassante sulle pareti intestinali. Il che non guasta in caso di costipazione prolungata. Ma non solo, poi grazie alle mucillagini che contiene, si forma un gel che per prima cosa favorisce la contrazione dell’intestino e in seguito lo aiuta anche a far transitare le feci. In questo modo svolge anche un’azione antinfiammatoria aiutando a normalizzare la situazione in caso di irritazioni e problemi.
Poi ci sono i rimedi ricchi di mucillagini, molto utili per l’intestino pigro.
Senna. E’ un arbusto che contiene mucillagini, delle sostanze utili per ammorbidire la massa fecale. Inoltre contiene anche gli antrachinoni, che svolgono una vera e propria azione lassativa attivando così’ la motilità intestinale. Attenzione però a non farne un uso prolungato e a consultare il medico se si soffre di colite o gastrite, perché può risultare irritante.
Glucomannano. E’ una fibra idrosolubile che ha la capacità di far transitare la massa fecale, favorendone di fatto l’espulsione. Assunto con molta acqua, il glucomannano si ‘gonfia’ fino a diventare più del doppio del suo volume iniziale e così riesce a stimolare la peristalsi, e anche a limitare l’assorbimento degli zuccheri. Non a caso, infatti, viene usato anche nelle diete, sia per evitare il gonfiore addominale sia per mangiare meno.
Psillio. Considerato un vero e proprio lassativo naturale, da usare quando l’intestino pigro diventa un problema cronico, non un’eccezione. I semi di psillio contengono infatti una mucillagine che ‘cresce’ con l’acqua, essendo una fibra idrosolubile. La sua capacità di lubrificare e di stimolare è di grande aiuto per la stipsi e i semi di questa pianta possono essere usati senza le controindicazioni tipiche dei lassativi classici, perché è con un processo ‘meccanico’ che vanno a pulire le pareti intestinali. E svolgono anche un’azione antinfiammatoria.
Le informazioni presenti in questo articolo non possono e non devono sostituire il consulto medico. Ogni indicazione o suggerimento o rimedio naturale riportato NON deve essere seguito senza consulto del proprio medico.