Arrivati in età menopausa il corpo della donna cambia, tra i vari cambiamenti si assiste anche a un rallentamento del metabolismo, con conseguente aumento di peso corporeo.
È normale che la donna voglia cercare di tornare in forma, per quanto possibile, per cui ogni tentativo che possa favorire una sana perdita di peso è un accorgimento giusto.
Tra i tanti rimedi naturali, la Soia è uno tra i più usati in menopausa, anche grazie al contenuto in isoflavoni, da sempre impiegato contro gli effetti negativi, in primis le vampate di calore e sudorazione notturna, della menopausa. Ma cosa sono gli isoflavoni di soia?
Cosa sono gli isoflavoni
Gli isoflavoni sono dei composti vegetali conosciuti anche come fitonutrienti che appartengono al gruppo dei fitoestrogeni, sostanze con debole attività estrogenica. Essi sono particolarmente abbondanti in alcune legumi come la soia e il trifoglio rosso: gli isoflavoni sono fitonutrienti a potente attività antiossidante e possiedono effetti protettivi sul sistema cardiovascolare e sulle ossa.
Negli ultimi anni, gli studi hanno focalizzato l'attenzione anche sugli effetti che queste sostanze possono avere nel contrastare alcuni disturbi legati alla menopausa, come vampate di calore e sintomi vasomotori.
Ciò sarebbe dovuto alla loro capacità di legarsi agli estrogeni e di attivare le loro "vie di segnalazione". In particolare, genisteina e daidzeina risultano essere molto simili agli estrogeni endogeni e potrebbero dunque interferire positivamente con i loro recettori, attenuando i fastidiosi effetti del calo degli estrogeni tipico della menopausa.
Numerosi studi clinici hanno messo in evidenza come un consumo adeguato di alimenti ricchi di isoflavoni, come la soia, possa giovare alla salute femminile in questa fase critica, migliorando la sintomatologia vasomotoria e contrastando l'osteoporosi.
Tuttavia, è importante sottolineare che non si tratta di una "cura" vera e propria ma semplicemente di un utile supporto, in grado di mitigare i disagi dovuti alla caduta degli estrogeni endogeni. Gli isoflavoni presenti in legumi come la soia e il trifoglio rosso rappresentano quindi dei preziosi alleati per il benessere femminile durante la menopausa.
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Fitoestrogeni e isoflavoni di soia fanno ingrassare?
Uno dei dubbi più frequenti riguardo l'uso degli isoflavoni di soia è se questi possano favorire l'aumento di peso. Infatti, molte donne in menopausa che faticano a mantenere il proprio peso forma temono che l'assunzione di integrali di soia, consigliata per alleviare i sintomi della menopausa, possa peggiorare la situazione.
In realtà, non esistono prove scientifiche che dimostrino tale effetto. Gli studi clinici effettuati sul tema non hanno rilevato differenze significative nei parametri antropometrici come peso corporeo, circonferenza vita e BMI tra i gruppi che hanno consumato integratori a base di isoflavoni e quelli che hanno assunto un placebo.
Questo perché queste sostanze vegetali hanno un basso contenuto calorico e non influenzano in modo determinate il metabolismo. Anzi, alcuni benefici degli isoflavoni di soia potrebbero coadiuvare la perdita di peso: oltre al loro effetto antiossidante e protettivo per la salute, infatti, essi sono in grado di bloccare enzimi come la lipasi pancreatica, responsabile della digestione e assorbimento dei grassi alimentati.
Inoltre, il loro meccanismo d'azione simil-estrogenico li rende utili per attenuare i cambiamenti ormonali che favoriscono l'accumulo di adipe viscerale nel periodo menopausa.
Gli isoflavoni di soia, dunque, non sono usati unicamente per le finalità di aumento del volume del seno come qualcuno potrebbe pensare, ma semplicemente per le loro comprovate proprietà salutari.
Lontani dall'essere degli stimolatori dell'appetito, hanno un profilo nutrizionale e metabolici innocuo, che li rende degli alleati perfetti per la salute e il benessere femminile in menopausa, incluso il controllo del peso.
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Gli isoflavoni, naturalmente presenti nel trifoglio rosso e in altre piante, sono noti per la loro capacità di modulare l'attività degli estrogeni nel corpo umano, agendo come agonisti parziali dei recettori estrogenici. Questo li rende importanti ed utili per affrontare i sintomi della menopausa.
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