Prostatite e menopausa sono tra i disturbi più comuni della terza età: il primo riguarda gli uomini in andropausa, il secondo, come noto, rappresenta la condizione delle donne dopo il periodo fertile. Sebbene con alcune differenze di genere da non sottovalutare, ci sono alcune cause e dei sintomi che corrispondono e di conseguenza anche i rimedi per andropausa prostatite e menopausa possono essere comuni sotto certi profili.
Prostatite in andropausa: sintomi, cause e rimedi
Alla base dell’andropausa, così come della menopausa, c’è uno scompenso ormonale al quale conseguono disturbi fisici e psicologico-emotivi. I sintomi più comuni dell’andropausa sono la caduta dei capelli, il senso di spossatezza, il calo del tono muscolare, problemi di insonnia, il calo del desiderio, la fragilità ossea etc. Non è detto che si presentino tutti i sintomi di andropausa insieme e con la stessa intensità ma questi sono senza dubbio quelli più comuni e ricorrenti. La prostatite si può presentare come un’infiammazione delle vie urinarie.
Di seguito vediamo più da vicino alcune piante ritenute benefiche per l’andropausa (e più in particolare per chi soffre di prostatite) a seguito di specifici studi:
- il fieno greco: 600 mg al giorno hanno dato risultati promettenti nell’aumento dei livello di libido;
- tribulus terrestris: nota pianta impiegata tradizionalmente per la medicina ayurvedica;
- withania (ginseng indiano): oltre a controllare lo stress, secondo i ricercatori migliora la qualità dello sperma e pone rimedio ai problemi di infertilità maschile;
- agnocasto: efficace in caso di allargamento della ghiandola della prostata con l’avanzare dell’età che può fare insorgere difficoltà nella minzione;
- avena sativa: stimolante dell’ormone luteinizzante, responsabile dell’attivazione della produzione di testosterone;
Menopausa: sintomi, cause e rimedi naturali
Come si può notare dall’approfondimento di cui sopra, alcuni sintomi della menopausa più noti richiamano da vicino quelli dell’andropausa. Non è un caso perché anche per le donne la causa originaria della menopausa è uno scompenso ormonale.
Sicuramente il sintomo principale per la donna in menopausa è l’assenza di mestruazioni. Altri indicatori sono vampate di calore, stanchezza, insonnia, sbalzi di umore, nervosismo, pelle secca, gonfiore addominale, ritenzione idrica, senso di gonfiore etc. Come si evince dunque anche per le donne la fine del periodo fertile è accompagnata da una serie di sintomi che ineriscono alla sfera fisica e psichica.
Va da sé che tra i rimedi naturali per menopausa e prostatite si possono selezionare tutti quelli che hanno proprietà rilassanti (come la camomilla, la melissa o la valeriana) e il controllo dello stress. Di seguito un elenco di piante e rimedi naturali per menopausa e andropausa.
Altri rimedi naturali prostatite e menopausa
Forse il rimedio naturale per la prostata più conosciuto è la Serenoa repens: il principio agisce riducendo la 5-alfa-reduttasi, che è l’enzima coinvolto in alcune cruciali fasi di trasformazione tra cui quella del testosterone in diidrotestosterone.
I semi di zucca sono un rimedio naturale per la prostatite facile da reperire: grazie allo zinco che è un minerale che ha proprietà anti-infiammatorie. Ma i semi di zucca contengono anche il triptofano e il ferro (il primo è un amminoacido che favorisce il riposo notturno agendo sulla sintesi della serotonina).
Altro rimedio fitoterapico ampiamente noto ed efficace è la griffonia: l’azione è simile a quella appena descritta dei fiori di zucca per la prostata. Non stupisce che questa erba si ritrovi in molti integratori hanno la griffonia tra gli ingredienti principali.
Altre erbe consigliate, per uomini e donne, quando si superano i 50-60 anni sono:
- Trifoglio rosso
- Isoflavoni di soia
- Discorea villosa
- Passiflora
- Salvia
- Cimicifuga racemosa
- Oli essenziali (salvia, cipresso, limone etc)
Se nonostante l’adeguamento ad uno stile di vita e ad una alimentazione sani e l’assunzione di queste sostanze naturali, i fastidi di menopausa e andropausa continuano ad essere percepiti in maniera insistente, è opportuno e consigliabile consultare il medico curante.