Zinco ideale per persone soggette a frequenti disturbi da raffreddamento e a stress prolungati
Kos - Zinco 40 compresse
La reintegrazione di Zinco è particolarmente consigliata a persone soggette a frequenti disturbi da raffreddamento, a stress prolungati o malattie croniche debilitanti; Donne in gravidanza e allattamento; Bambini e Persone anziane.
Avvertenze
Non superare le dosi consigliate. Controindicato in caso di ulcera gastroduodenale, nausea o vomito, diarrea o dolori addominali. Elevate quantità di caffè possono diminuire l’assorbimento dello zinco. L’alcool può aumentarne l’eliminazione. Il prodotto va utilizzato nell’ambito di una dieta variata ed equilibrata seguendo uno stile di vita sano.
Non eccedere le dosi giornaliere raccomandate.
Tenere lontano dalla portata dei bambini al di sotto dei 3 anni
In caso di uso prolungato consultare il medico.
In presenza di determinati stati fisiologici o patologici, o in associazione a terapie farmacologiche, consultare il medico.
Non superare le dosi consigliate. Controindicato in caso di ulcera gastroduodenale, nausea o vomito, diarrea o dolori addominali. Elevate quantità di caffè possono diminuire l’assorbimento dello zinco. L’alcool può aumentarne l’eliminazione. Il prodotto va utilizzato nell’ambito di una dieta variata ed equilibrata seguendo uno stile di vita sano.
Non eccedere le dosi giornaliere raccomandate.
Tenere lontano dalla portata dei bambini al di sotto dei 3 anni
In caso di uso prolungato consultare il medico.
In presenza di determinati stati fisiologici o patologici, o in associazione a terapie farmacologiche, consultare il medico.
Istruzioni
22,5 mg di zinco (corrispondente a 1 compressa) al giorno, durante i pasti con un bicchiere colmo di acqua. Nei bambini è generalmente sufficiente mezza compressa. N.B.: 100 milligrammi di zinco gluconato apportano 14 mg di zinco. 100 milligrammi di zinco acetato apportano 35 mg di zinco
22,5 mg di zinco (corrispondente a 1 compressa) al giorno, durante i pasti con un bicchiere colmo di acqua. Nei bambini è generalmente sufficiente mezza compressa. N.B.: 100 milligrammi di zinco gluconato apportano 14 mg di zinco. 100 milligrammi di zinco acetato apportano 35 mg di zinco
Ingredienti
Zinco
Zinco
Bibliografia
AA.VV.: PDR – Integratori Nutrizionali, CEC, Milano, 2003
Società Italiana di Nutrizione Umana: LARN – Livelli di Assunzione giornalieri Raccomandati di energia e Nutrienti, Istituto Nazionale della Nutrizione, Milano, 1990
Pandiani M. Guida al corretto utilizzo di vitamine e minerali nella nutrizione, Tecniche Nuove, Milano, 1991
AA.VV.: Zinco, Edra Medical Information & Comunication, 2005 Bryce-Smith D.: Chem.Br., 25, 783, 1989
AA.VV.: PDR – Integratori Nutrizionali, CEC, Milano, 2003
Società Italiana di Nutrizione Umana: LARN – Livelli di Assunzione giornalieri Raccomandati di energia e Nutrienti, Istituto Nazionale della Nutrizione, Milano, 1990
Pandiani M. Guida al corretto utilizzo di vitamine e minerali nella nutrizione, Tecniche Nuove, Milano, 1991
AA.VV.: Zinco, Edra Medical Information & Comunication, 2005 Bryce-Smith D.: Chem.Br., 25, 783, 1989
Informazioni generiche
Sinonimi: Zn, Zincum o Zinco sotto forma di gluconato e acetato diidrato
Nomi stranieri: ingl. – Zinc gluconate + Zinc acetate (dihydrate)
FONTI NATURALI, CARATTERISTICHE E COMPOSIZIONE:
Lo zinco (Zn) è ampiamente diffuso negli alimenti, sia di origine vegetale (crusca, germe di grano, lievito, zucchero integrale e in genere prodotti integrali, sciroppo d’acero, semi di girasole, semi di sesamo, soja), che animale (carne, pesce, tuorlo d’uovo).
Un’alimentazione bilanciata apporta normalmente una quota sufficiente di tale elemento. Vi sono tuttavia situazioni o periodi della vita in cui vengono richieste notevoli quantità di zinco: bambini in età prescolare, persone anziane, donne in gravidanza e allattamento, situazioni di stress prolungato tipiche della frenetica vita moderna, malattie debilitanti, soggetti che assumono diuretici. Lo zinco viene impiegato spesso salificato con ac. gluconico (zinco gluconato) oppure come acetato, che contiene un elevatissimo contenuto di zinco (circa 35%).
Lo zinco gluconato, essendo legato ad una molecola organica, viene assorbito molto facilmente a livello intestinale (vedi Istr.ni per l’uso). Attraverso il sangue lo zinco poi si distribuisce fondamentalmente nel S.N.C. e in particolare nel nervo ottico, nella prostata e nei testicoli, nelle ossa e nei muscoli, nel fegato, nei reni, nel cuore, nelle ghiandole surrenali e nella pelle.
STUDI TOSSICOLOGICI:
Le ricerche tossicologiche confermano che lo Zinco non presenta tossicità e possiede una notevole sicurezza d’uso. In caso di sovradosaggio possono verificarsi sonnolenza o inquietudine, nausea o vomito.
Sinonimi: Zn, Zincum o Zinco sotto forma di gluconato e acetato diidrato
Nomi stranieri: ingl. – Zinc gluconate + Zinc acetate (dihydrate)
FONTI NATURALI, CARATTERISTICHE E COMPOSIZIONE:
Lo zinco (Zn) è ampiamente diffuso negli alimenti, sia di origine vegetale (crusca, germe di grano, lievito, zucchero integrale e in genere prodotti integrali, sciroppo d’acero, semi di girasole, semi di sesamo, soja), che animale (carne, pesce, tuorlo d’uovo).
Un’alimentazione bilanciata apporta normalmente una quota sufficiente di tale elemento. Vi sono tuttavia situazioni o periodi della vita in cui vengono richieste notevoli quantità di zinco: bambini in età prescolare, persone anziane, donne in gravidanza e allattamento, situazioni di stress prolungato tipiche della frenetica vita moderna, malattie debilitanti, soggetti che assumono diuretici. Lo zinco viene impiegato spesso salificato con ac. gluconico (zinco gluconato) oppure come acetato, che contiene un elevatissimo contenuto di zinco (circa 35%).
Lo zinco gluconato, essendo legato ad una molecola organica, viene assorbito molto facilmente a livello intestinale (vedi Istr.ni per l’uso). Attraverso il sangue lo zinco poi si distribuisce fondamentalmente nel S.N.C. e in particolare nel nervo ottico, nella prostata e nei testicoli, nelle ossa e nei muscoli, nel fegato, nei reni, nel cuore, nelle ghiandole surrenali e nella pelle.
STUDI TOSSICOLOGICI:
Le ricerche tossicologiche confermano che lo Zinco non presenta tossicità e possiede una notevole sicurezza d’uso. In caso di sovradosaggio possono verificarsi sonnolenza o inquietudine, nausea o vomito.
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Lo sapevi che...
Lo zinco è un minerale essenziale per le cellule viventi, costituisce il cofattore fondamentale di numerosi enzimi, tra i quali l’anidrasi carbonica, la fosfatasi alcalina, le lattico deidrogenasi e polimerasi RNA- e DNA-dipendenti, risulta quindi importante per la crescita cellulare e la sintesi di RNA e DNA. In particolare lo zinco interviene sui meccanismi, processi, tessuti ed organi di seguito riportati.
1) DIFESE IMMUNITARIE: in uno studio riportato su Annals of Internal Medicine è dimostrato che l’assunzione giornaliera di 12,8 mg di zinco acetato è utile per ridurre notevolmente la durata del raffreddore e in genere degli altri disturbi da raffeddamento: lo zinco risulta in grado di migliorare le difese fisiologiche contro i virus, tale azione è sinergizzata dalla vitamina A e dal magnesio.
Una carenza di zinco effettivamente può compromettere anche il normale sviluppo delle cellule del sistema immunitario.
2) CRESCITA: una carenza di zinco produce ritardo nella crescita e compromissione dei tessuti in rapida suddivisione, come ad esempio la cute e le cellule del sistema immunitario. Naturalmente tutto questo è legato all’importanza dello zinco nella sintesi proteica, nella sintesi di RNA e DNA, nonché nel suo effetto sul tessuto osseo.
3) PELLE E ANNESSI CUTANEI: l’integrità della pelle dipende da una sufficiente quantità di zinco, necessario per la sintesi proteica e, in particolare, per la produzione del collagene. La perdita di elasticità e la formazione di smagliature è associata a carenza relativa o assoluta di zinco. Anche la caduta di capelli è legata ad una carenza di questo elemento. Sono inoltre segni di carenza di zinco il cattivo odore dei piedi e la presenza di macchie bianche ungueali (quest’ultime legate anche a contemporaneo eccesso di rame).
4) TESTICOLI e PROSTATA: grandi quantità di zinco vengono perse col liquido seminale, per tale motivo il fabbisogno giornaliero di zinco nel maschio adulto è aumentato. Una carenza grave di zinco si manifesta con riduzione del volume e della funzione testicolare, una carenza moderata può manifestarsi con oligospermia o sterilità.
5) PANCREAS: Io zinco è necessario per l’immagazzinamento dell’insulina. In caso di diabete, sia giovanile che adulto, si è notata una carenza o un aumentato fabbisogno di zinco, dovuti ad una aumentata richiesta metabolica.
6) OSSA: insieme al calcio, al fosforo e al magnesio partecipa alla costituzione dello scheletro, infatti una carenza grave di zinco porta a ritardo nella formazione delle ossa.
Lo zinco è un minerale essenziale per le cellule viventi, costituisce il cofattore fondamentale di numerosi enzimi, tra i quali l’anidrasi carbonica, la fosfatasi alcalina, le lattico deidrogenasi e polimerasi RNA- e DNA-dipendenti, risulta quindi importante per la crescita cellulare e la sintesi di RNA e DNA. In particolare lo zinco interviene sui meccanismi, processi, tessuti ed organi di seguito riportati.
1) DIFESE IMMUNITARIE: in uno studio riportato su Annals of Internal Medicine è dimostrato che l’assunzione giornaliera di 12,8 mg di zinco acetato è utile per ridurre notevolmente la durata del raffreddore e in genere degli altri disturbi da raffeddamento: lo zinco risulta in grado di migliorare le difese fisiologiche contro i virus, tale azione è sinergizzata dalla vitamina A e dal magnesio.
Una carenza di zinco effettivamente può compromettere anche il normale sviluppo delle cellule del sistema immunitario.
2) CRESCITA: una carenza di zinco produce ritardo nella crescita e compromissione dei tessuti in rapida suddivisione, come ad esempio la cute e le cellule del sistema immunitario. Naturalmente tutto questo è legato all’importanza dello zinco nella sintesi proteica, nella sintesi di RNA e DNA, nonché nel suo effetto sul tessuto osseo.
3) PELLE E ANNESSI CUTANEI: l’integrità della pelle dipende da una sufficiente quantità di zinco, necessario per la sintesi proteica e, in particolare, per la produzione del collagene. La perdita di elasticità e la formazione di smagliature è associata a carenza relativa o assoluta di zinco. Anche la caduta di capelli è legata ad una carenza di questo elemento. Sono inoltre segni di carenza di zinco il cattivo odore dei piedi e la presenza di macchie bianche ungueali (quest’ultime legate anche a contemporaneo eccesso di rame).
4) TESTICOLI e PROSTATA: grandi quantità di zinco vengono perse col liquido seminale, per tale motivo il fabbisogno giornaliero di zinco nel maschio adulto è aumentato. Una carenza grave di zinco si manifesta con riduzione del volume e della funzione testicolare, una carenza moderata può manifestarsi con oligospermia o sterilità.
5) PANCREAS: Io zinco è necessario per l’immagazzinamento dell’insulina. In caso di diabete, sia giovanile che adulto, si è notata una carenza o un aumentato fabbisogno di zinco, dovuti ad una aumentata richiesta metabolica.
6) OSSA: insieme al calcio, al fosforo e al magnesio partecipa alla costituzione dello scheletro, infatti una carenza grave di zinco porta a ritardo nella formazione delle ossa.
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