Coenzima Q10 ed ossigenazione cellulare

Coenzima Q10 60 capsule

Coenzima Q10 ed ossigenazione cellulare
Nuova formulazione: 100mg di coenzima per capsula !!!

Confezione: 60 capsule

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Il prodotto va utilizzato nell’ambito di una dieta variata ed equilibrata seguendo uno stile di vita sano.
Non eccedere le dosi giornaliere raccomandate.
Tenere lontano dalla portata dei bambini al di sotto dei 3 anni
In caso di uso prolungato consultare il medico.
Il prodotto è un integratore, i risultati ottenibili possono variare da persona a persona.
In presenza di determinati stati fisiologici o patologici, o in associazione a terapie farmacologiche, consultare il medico.


Istruzioni

1-2 capsule al giorno


Ingredienti

Coenzima Q10 (ubidecarenone), eccipienti.


Tenore degli ingredienti caratterizzanti:

1 capsula: coenzima q10 100mg
2 capsule (dose giornaliera): coenzima q10 200mg


Effetti riconosciuti *

Antiossidante
* Sostanze e preparati vegetali ammessi - ( Min. Salute, 12/2011)
Informazioni generiche

Sinonimi: ubidecarenone, mitochinone-10, ubichinone-10,coenzima Q 199
Nomi stranieri: ingl. – Coenzyme Q10, ubiquinone-10
Fonte naturale: ampiamente diffuso in tutte le cellule, vegetali e animali

Il coenzima q10  (alternativamente conosciuto come ubichinone o vitamina Q) è una molecola che si ritrova in ogni cellula del nostro corpo. Fra i componenti della famiglia chimica a cui appartiene, il Q10 è quello più espresso nel corpo umano poiché coinvolto in un processo indispensabile per al vitalità cellulare: la respirazione cellulare aerobica, processo che fornisce il 95% dell’energia prodotta dal corpo umano. 

Il numero 10 indica il numero di volte in cui una particolare struttura chimica (sub-unità isoprenoide) si ritrova all’interno della molecola.
Il Coenzima Q10 ha una storia relativamente recente. La sua scoperta avvenne nel 1957 e un anno dopo ne venne chiarita la struttura [A+B].  Da questi studi fu possibile, nel decennio successivo, caratterizzarne la funzione e capire il suo ruolo nei processi fisiologici, che valsero il premio Nobel nel 1978 al suo scopritore, il prof. Peter Mitchel.

Lo sapevi che...

Poiché è una molecola deputata alla produzione di energia, la si ritrova in particolari strutture cellulari (mitocondri) coinvolti in questo specifico processo. Similmente gli organi del corpo che consumano più energia come fegato, cuore, muscoli e cervello, sono anche quelli dove viene espresso in quantità maggiori.

Il Coenzima Q10 viene prodotto per la maggior parte dal corpo umano ma in minor parte può essere anche assorbito attraverso la dieta. Oli e carni sono i maggiori fornitori, mentre è quasi assente in frutta e vegetali [C] .

Date le sue caratteristiche chimiche (molecola lipofila, cioè in grado di reagire bene con grassi, oli, lipidi…) l’assorbimento ottimale di questa molecola si ottiene durante i pasti a livello intestinale grazie alla presenza dei succhi secreti dalla bile.

Il meccanismo attraverso cui il Q10 determina effetti positivi sulla salute è la sua capacità di agire da antiossidante. All’interno della cellula è in grado di prevenire gli effetti dannosi dei radicali liberi generati mentre il Q10 circolante previene l’ossidazione delle LDL (il cosiddetto “colesterolo cattivo”) principale fattore che determina l’irrigidimento ed il restringimento dei vasi sanguigni e la formazione di placche arteriosclerotiche con conseguente aumento dei rischi cardiovascolari [da 1 a 5].

Danni indotti da radicali liberi e stress ossidativi sono direttamente proporzionali al livello di espressione del Coenzima Q10 [C]. È inoltre in grado di rigenerare altri ossidanti che svolgono funzioni protettive come la vitamina E.

Associato agli effetti di protezione del sistema cardiovascolare, studi clinici hanno mostrato come il coenzima Q10 sia in grado di ridurre la pressione arteriosa [8] .

Sempre in relazione al suo ruolo primario di antiossidante, il Q10 agisce a livello della pelle contro gli agenti che danneggiano i costituenti dell’impalcatura cutanea (come il collagene e l'elastina) che, se non contrastati adeguatamente, portano ad una progressiva perdita di elasticità ed alla comparsa di rughe [F+G].

Il coenzima Q10 è stato validato come un adiuvante nel trattamento di alcune tipologie di emicrania e mal di testa, anche se il meccanismo d’azione associato non è ancora chiarificato [6+7].

La mancanza o ridotta espressione di coenzima Q10 è stata individuata recentemente nei casi di parodontite e disturbi gengivali, tessuto caratterizzato da un’elevata vitalità e perciò strettamente dipendente dalla disponibilità di energia [9] . Nella maggior parte di questi casi una somministrazione esterna di Q10 migliora le condizioni e ne riduce la sintomatologia [10+11+12].

Una ridotta o assente espressione di coenzima Q10 è stata associata a sindromi di tipo neurodegenerativo e disordini neuromuscolari [D]. A livello celebrale e del sistema nervoso l’apporto di Q10, influenzando positivamente i meccanismi di vitalità cellulare, sembra rallentare le condizioni di decadimento cognitivo tipiche dell’età avanzata e di malattie degenerative come il Parkinson e SLA. [E] [13] . Ulteriori studi sono in corso sull’uomo per meglio caratterizzare l’utilizzo del Q10 in questo ambito [14].

IL PRODOTTO NON E’ UN MEDICINALE e non ha proprietà curative ma agisce naturalmente integrando questo nutriente in casi di carenza presente in alcune persone o sportivi.

Bibliografia


A^ Crane, F; Hatefi, Y; Lester, R; Widmer, C (1957). Isolation of a quinone from beef heart mitochondria. Biochimica et Biophysica Acta 25 (1): 220–1. doi:10.1016/0006-3002(57)90457-2. PMID 13445756.

B^ Wolf, Donald E.; Hoffman, Carl H.; Trenner, Nelson R.; Arison, Byron H.; Shunk, Clifford H.; Linn, Bruce O.; McPherson, James F.; Folkers, Karl (1958). Journal of the American Chemical Society80 (17): 4752. doi:10.1021/ja01550a096.

C Pravst, Igor; Zmitek, Katja; Zmitek, Janko (2010). Coenzyme Q10 Contents in Foods and Fortification Strategies. Critical Reviews in Food Science and Nutrition 50 (4): 269–80.doi:10.1080/10408390902773037. PMID 20301015.

1.^ Witztum, JL (1994). The oxidation hypothesis of atherosclerosis. Lancet 344 (8925): 793–5.doi:10.1016/S0140-6736(94)92346-9. PMID 7916078.

2.^ Parthasarathy, S; Steinberg, D; Witztum, JL (1992). The role of oxidized low-density lipoproteins in the pathogenesis of atherosclerosis. Annual review of medicine 43: 219–25.doi:10.1146/annurev.me.43.020192.001251. PMID 1580586.

3.^ Heller, FR; Descamps, O; Hondekijn, JC (1998). LDL oxidation: therapeutic perspectives.Atherosclerosis 137 Suppl: S25–31. PMID 9694538.

4.^ Mohr D, Bowry VW, Stocker R (June 1992). Dietary supplementation with coenzyme Q10 results in increased levels of ubiquinol-10 within circulating lipoproteins and increased resistance of human low-density lipoprotein to the initiation of lipid peroxidation. Biochim. Biophys. Acta 1126(3): 247–54. doi:10.1016/0005-2760(92)90237-P. PMID 1637852.[verification needed]

5.^ Alleva R, Tomasetti M, Battino M, Curatola G, Littarru GP, Folkers K (September 1995). The roles of coenzyme Q10 and vitamin E on the peroxidation of human low density lipoprotein subfractions. Proc. Natl. Acad. Sci. U.S.A. 92 (20): 9388–91. doi:10.1073/pnas.92.20.9388.PMC 40990. PMID 7568138

6.^ Rozen, TD; Oshinsky, ML; Gebeline, CA; Bradley, KC; Young, WB; Shechter, AL; Silberstein, SD (2002). Open label trial of coenzyme Q10 as a migraine preventive. Cephalalgia 22 (2): 137–41.doi:10.1046/j.1468-2982.2002.00335.x. PMID 11972582.

7.^ Sándor, PS; Di Clemente, L; Coppola, G; Saenger, U; Fumal, A; Magis, D; Seidel, L; Agosti, RM et al. (2005). Efficacy of coenzyme Q10 in migraine prophylaxis: a randomized controlled trial.Neurology 64 (4): 713–5. doi:10.1212/01.WNL.0000151975.03598.ED. PMID 15728298.

8.^ Rosenfeldt, F L; Haas, S J; Krum, H; Hadj, A; Ng, K; Leong, J-Y; Watts, G F (2007). Coenzyme Q10 in the treatment of hypertension: a meta-analysis of the clinical trials. Journal of Human Hypertension 21 (4): 297–306. doi:10.1038/sj.jhh.1002138. PMID 17287847.

9.^ Nakamura R, Littarru GP, Folkers K, Wilkinson EG (April 1974). Study of CoQ10-Enzymes in Gingiva from Patients with Periodontal Disease and Evidence for a Deficiency of Coenzyme Q10. Proc. Natl. Acad. Sci. U.S.A. 71 (4): 1456–60. doi:10.1073/pnas.71.4.1456.PMC 388248. PMID 4151519.

10.^ McRee JT, Hanioka T, Shizukuishi S, Folkers K (1993). Therapy with coenzyme Q10 for patients with periodontal disease. J Dent Health 43 (5): 659–666. doi:10.5834/jdh.43.659.

11.^ Wilkinson, EG; Arnold, RM; Folkers, K (1976). Bioenergetics in clinical medicine. VI. adjunctive treatment of periodontal disease with coenzyme Q10. Research communications in chemical pathology and pharmacology 14 (4): 715–9. PMID 785563.

12.^ Hanioka T, Tanaka M, Ojima M, Shizukuishi S, Folkers K (1994). Effect of topical application of coenzyme Q10 on adult periodontitis. Mol. Aspects Med. 15 (Suppl): S241–8. doi:10.1016/0098-2997(94)90034-5. PMID 7752836.

13.Shults CW, Oakes D, Kieburtz K, Beal F, Haas R, Plumb S, Juncos JL, Nutt J, Shoulson I, Carter J, Kompoliti K, Perlmutter JS, Reich S, Stern M, Watts RL, Kurlan R, Molho E, Harrison M, Lew M, and the Parkinson Study Group. Effects of coenzyme Q10 in early Parkinson disease: evidence of slowing of the functional decline. Archives of Neurology , October 2002, Vol. 59, No. 10, pp. 1541-1550.

14.^ ClinicalTrials.gov NCT00740714 Effects of Coenzyme Q10 (CoQ) in Parkinson Disease (QE3)

C]] Reactive oxygen species, oxidative stress, and cell death correlate with level of CoQ10 deficiency.
Quinzii CM, López LC, Gilkerson RW, Dorado B, Coku J, Naini AB, Lagier-Tourenne C, Schuelke M, Salviati L, Carrozzo R, Santorelli F, Rahman S, Tazir M, Koenig M, DiMauro S, Hirano M.
FASEB J. 2010 Oct;24(10):3733-43. Epub 2010 May 21.

D]] Curr Drug Targets. 2010 Jan;11(1):111-21.
Coenzyme Q10 in neuromuscular and neurodegenerative disorders.
Mancuso M, Orsucci D, Volpi L, Calsolaro V, Siciliano G.

E]] Curr Med Chem. 2003 Oct;10(19):1917-21.
Coenzyme Q10 in neurodegenerative diseases.
Shults CW.

F]] Coenzyme Q10 protects against oxidative stress-induced cell death and enhances the synthesis of basement membrane components in dermal and epidermal cells.
Muta-Takada K, Terada T, Yamanishi H, Ashida Y, Inomata S, Nishiyama T, Amano S.
Biofactors. 2009 Sep-Oct;35(5):435-41.

G]] Mechanisms of inhibitory effects of CoQ10 on UVB-induced wrinkle formation in vitro and in vivo.
Inui M, Ooe M, Fujii K, Matsunaka H, Yoshida M, Ichihashi M.
Biofactors. 2008;32(1-4):237-43.

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