Informazioni genericheLa centella asiatica è una di quelle piante conosciute da sempre e il cui utilizzo è tramandato prima di tutto dalla tradizione popolari.
La tradizione popolare ha da sempre indicato la centella come cicatrizzante, per ferite più o meno lievi; quando ancora la moderna medicina non esisteva, si applicavano direttamente le foglie sulla ferita e si aspettava che facessero effetto.
Oggi ne sappiamo di più e in bibliografia si trovano testi che la indicano soprattutto per
contrastare l’insufficienza venosa, ma anche per rimarginare la cute e per combattere i nemici di tante donne: buccia d’arancia e
ritenzione idrica.
Centella asiatica per l’insufficienza venosa
Secondo alcuni studi la centella sarebbe in grado di
stimolare la circolazione sanguigna grazie alla presenza di fitosteroli, flavonoidi e tannini, che notoriamente rafforzano le pareti dei vasi sanguigni; anche i capillari sarebbero rinforzati e si ridurrebbe il rischio do rottura.
Nel momento stesso in cui
la circolazione sanguigna viene agevolata, le
cellule ricevono più ossigeno con il vantaggio di avvertire una
sensazione di benessere negli arti inferiori.
In conseguenza di questo si otterrebbe una riduzione del
gonfiore alle gambe e anche di eventuali accumuli adiposi, aiutandoci a contrastare i disturbi connessi alla cattiva circolazione, come la ritenzione idrica e gli effetti negativamente estetici dovuti alla cellulite. Si può usare anche se le gambe sono già piene di vene e capillari, per evitarne la degenerazione, oltre che come prevenzione.
Centella asiatica contro gli inestetismi causati dalla cellulite.
Lo stimolo della circolazione è già un aiuto contro la cellulite e i suoi inestetismi, e a questo si aggiungono le proprietà modulatrici dell’ impianto infiammatorio/dematoso della centella. Un mix perfetto per il
trattamento estetico della pelle a buccia d’arancia, che nelle fasi più avanzate si caratterizza appunto per
piccoli edemi che hanno bisogno di essere leniti.
Con la centella asiatica la cellulite non si previene ne si sconfigge,
si attenua migliorando l’aspetto esteriore dell’epidermide e (solo) in parte la sua salute interna, offrendole i principi attivi che aiutano a ridurre il gonfiore e gli accumuli di liquidi.
L’azione benefica è dovuta alle proprietà simil-antinfiammatorie della centella, nella misura in cui la cellulite è una vera e propria malattia causata dall’infiammazione dei tessuti, soprattutto per quanto riguarda gli arti inferiori. Il risultato di un’integrazione costante sarà una pelle dall’aspetto estetico più liscio e compatto, che si potrà migliorare ancor di più con una sana alimentazione, del movimento e l’eliminazione di sostanze tossiche come alcol e fumo.
Centella asiatica e pelle
Le foglie della centella hanno la capacità di riparare il tessuto connettivo perché intervengono nella sintesi del collagene, la proteina responsabile dell’elasticità cutanea. E oltre a stimolare la produzione di collagene, la centella asiatica rallenta la degenerazione delle cellule e di conseguenza della pelle. In quest’ottica risulta utile per la riparazione dei tessuti compromessi da problemi di vario tipo, ad esempio la già citata cellulite o lesioni cutanee e anche piccole abrasioni a livello superficiale. La sua azione sul collagene risulta di particolare vantaggio per le pelli mature, quando compaiono i primi segni dell’età e si vuole evitare che vadano troppo oltre.
Controindicazioni e gli effetti collaterali
Le controindicazioni della centella asiatica riguardano soprattutto l’interazione con altri farmaci e il sovradosaggio. Per quanto riguarda il primo fattore di rischio, è facilmente aggirabile evitando il fai da te: chiedere consiglio al medico o all’erborista eviterà di incorrere in spiacevoli problemi e di stabilire eventualmente il dosaggio adeguato per poterla assumere senza che interferisca con altri farmaci. Una reazione allergica può presentarsi in ogni caso, anche se non si assume nient’altro, ed è associata generalmente all’uso topico; i sintomi sono eruzioni cutanee di lieve entità che si risolvono nel giro di 1-2 giorni. Per quanto riguarda invece il sovradosaggio, attenzione a non superare la dose giornaliera indicata dal medico o riportata sulla confezione, perché si può incorrere nella cefalea e nell’aumento del livello degli zuccheri nel sangue: questo tipo di reazione è particolarmente rischiosa per chi già soffre di glicemia alta e non è un caso se per le persone affette da diabete la centella non è consigliata.
Bibliografia
Pedretti M.: "La centella asiatica", Erboristeria Domani, n. 6-7, 1987
Boiteau P., Pasich B., Ratsimamanga A.R.: Les triterpenoides en physiologie
vegetale et animale, Gauthier-villars Ed., Paris, 1964
Buhring P.: "Centella asiatica nella terapia del morbo di Duputren", Natom n. 47, 1988