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Glutatione KOS - 30 capsule da 250 mg
Avvertenze: Il prodotto va utilizzato nell'ambito di una dieta variata ed equilibrata seguendo uno stile di vita sano. Non eccedere le dosi giornaliere raccomandate. Tenere fuori dalla portata dei bambini al di sotto dei 3 anni.
Modalità d'uso: una capsula al giorno lontano dai pasti (un’ora prima o due ore dopo) con un bicchiere di acqua.
Ingredienti: glutatione ridotto; amido di mais pregelatinizzato; gelificante: idrossipropilmetilcellulosa; antiagglomerante: silice colloidale. Costituenti della capsula di origine vegetale: idrossipropilmetilcellulosa.
Indicazioni: l’integrazione di glutatione è utile nei casi di aumentato fabbisogno o ridotto apporto con la dieta di tale nutriente.
Informazioni generiche sul Glutatione
Sinonimi: L-glutatione, glutatione monomero; L-glutatione ridotto; GSH
Denominazione chimica: L-gamma-glutamil-L-cisteinilglicina; N-(L-gamma-glutamil-L-cisteinil)glicina
Nomi stranieri: ingl. – glutathione, Reduced glutathione, GSH; fr. - glutathion; sp. - glutatiòn;ted. - glutathion
FONTI NATURALI, CARATTERISTICHE E COMPOSIZIONE:
Il glutatione è un tripeptide naturale, cioè una sostanza formata dall’unione di tre aminoacidi: ac. L-glutammico, L-cisteina e Glicina, ampiamente presente in tutte le forme di vita. Negli organismi animali e vegetali svolge azione antiossidante in grado di ripristinare i gruppi SH delle proteine nella loro forma ridotta, infatti costituisce il cofattore (la parte essenziale) della glutatione-perossidasi (GSK-Px), un importante enzima antiossidante dell’organismo umano. Il glutatione utilizzato è ottenuto per fermentazione da lieviti e si trova nella forma ridotta, facilmente assorbibile a livello intestinale (1).
STUDI TOSSICOLOGICI: Le ricerche tossicologiche confermano che il Glutatione non presenta tossicità e possiede una notevole sicurezza d’uso (almeno fino a 600 mg al giorno) (1).
Cos'e il Glutatione
Il glutatione è un antiossidante composto da tre aminoacidi: acido glutammico, cisteina e glicina. È prodotto naturalmente dal fegato e da altri organi e tessuti del corpo umano ed è presente in quasi tutte le cellule.
Il glutatione si trova in due forme nel nostro corpo:
Glutatione ridotto (GSH): Questa è la forma attiva del glutatione, capace di agire come antiossidante catturando i radicali liberi. La maggior parte del glutatione nel corpo si trova in questa forma.
Glutatione ossidato (GSSG): Quando il glutatione cattura i radicali liberi, si converte in questa forma ossidata. Il corpo converte di nuovo il GSSG nella forma attiva GSH.
Il glutatione è un polipeptide composto da amminoacidi, molecola relativamente piccola che quindi riesce a raggiungere facilmente quasi tutte le cellule per svolgere la sua azione antiossidante. È in grado di interagire con molecole e tossine dannose e aiuta ad espellerle dal corpo.
La scoperta
Il glutatione fu scoperto per la prima volta all'inizio del XX secolo, ma la sua struttura chimica e il suo ruolo biologico furono compresi solo negli ultimi decenni grazie a studi più approfonditi.
Nel 1888 il chimico tedesco Hans Horst Meyer isolò per la prima volta questo composto da eritrociti e la chiamò "acido glutammico ridotto". Tuttavia, la vera struttura molecolare del glutatione non era ancora chiara.
Nel 1933 il biochimico indiano Szent-Györgyi e i suoi colleghi riuscirono a isolare il glutatione da pane e eritrociti e ne determinarono correttamente la formula bruta. Essi proposero la formula semi-sviluppata di un peptide composto da acido glutammico, cisteina e glicina ma la struttura esatta non fu ancora compresa.
Gli anni '50 e '60 videro importanti progressi nella scoperta della struttura chimica precisa del glutatione e della sua azione antiossidante. Nel 1951 gli studiosi Ellman e il suo gruppo stabilirono che il glutatione era un tripeptide, determinandone la sequenza esatta dei tre amminoacidi.
Fu solo negli anni '70 e '80 che l'azione antiossidante e la presenza ubiquitaria di glutatione nelle cellule furono pienamente comprese. Oggi il glutatione è riconosciuto come uno degli antiossidanti endogeni più importanti prodotti dal nostro organismo ed è oggetto di studi sul suo possibile ruolo nel prevenire varie malattie.
Il glutatione può essere utile come:
Antiossidante per prevenire il danno ossidativo delle cellule dovuto allo stress ossidativo.
Detox per espellere tossine dall'organismo , metalli pesanti, inquinanti ambientali e prodotti di scarto del metabolismo.
Supporto per il sistema immunitario, grazie alla sua azione antiossidante a protezione delle cellule immunitarie.
Aiuto per le cellule del fegato, supportandole nella loro funzione depurativa e detossificante.
Supporto per la salute mentale e del sistema nervoso centrale, prevenendo lo stress ossidativo a livello neuronale.
Riduzione dell'infiammazione in diverse condizioni, grazie alla sua capacità di modulare il sistema immunitario.
Supporto per la salute di occhi e vista, soprattutto contro malattie degenerative come la degenerazione maculare legata all'età.
Antiossidante per prevenire il danno ossidativo
Il danno ossidativo alle cellule è causato dai radicali liberi, molecole instabili e altamente reattive che danneggiano le strutture cellulari oxidandole. Questo danno ossidativo è implicato in molte patologie, nell'invecchiamento cellulare e nello sviluppo di malattie degenerative.
Il glutatione agisce come potente antiossidante grazie alla forma ridotta GSH, che dona i propri elettroni ai radicali liberi, neutralizzandoli. In questo modo il glutatione "cattura" i radicali liberi prima che essi possano ossidare e danneggiare le molecole cellulari, prevenendo l'accumulo di danno ossidativo nelle cellule.
Il glutatione riveste un ruolo fondamentale di protezione antiossidante per tutte le cellule, neutralizzando ogni giorno miliardi di radicali liberi che le aggrediscono. Quando il livello di glutatione ridotto (GSH) diminuisce troppo all'interno delle cellule, queste diventano maggiormente vulnerabili allo stress ossidativo, al danno dei componenti cellulari e alle malattie ad esso correlate.
Detox per espellere dall'organismo tossine
Oltre al suo ruolo di antiossidante, una delle funzioni principali del glutatione è aiutare il fegato e gli altri organi nella depurazione e detossificazione dell'organismo.
Il fegato utilizza il glutatione per legarsi a tossine, metalli pesanti, inquinanti ambientali e prodotti di scarto del metabolismo, trasformandoli in composti più solubili in acqua che possono essere poi espulsi con la bile e con le urine.
Il glutatione agisce come detox ed elimina queste sostanze nocive principalmente in due modi:
Tramite le sue proprietà di chelante: il glutatione si lega ai metalli pesanti come mercurio, piombo, cadmio formando dei complessi stabili che possono essere poi espulsi dall'organismo.
Mediante reazioni di conjugazione: il glutatione si lega alle tossine organiche come farmaci, tossine alimentari e sottoprodotti del metabolismo rendendole idrosolubili in modo che possano essere escrete più facilmente.
Quando i livelli di glutatione sono bassi, la capacità detossificante e depurativa del fegato e degli altri organi risulta diminuita, esponendo a un maggior rischio di accumulo di sostanze tossiche e inquinanti nell'organismo.
Supporto per il sistema immunitario
Il sistema immunitario si affida in larga parte alle cellule immunitarie come linfociti e globuli bianchi per difendere l'organismo dalle infezioni. Queste cellule necessitano di un ambiente intracellulare stabile e privo di stress ossidativo per funzionare correttamente.
Il glutatione, in quanto antiossidante endogeno, protegge le cellule immunitarie dallo stress ossidativo causato dai radicali liberi, garantendo loro condizioni ottimali di funzionamento. Più precisamente:
• Mantenendo adeguati livelli di glutatione ridotto (GSH) all'interno delle cellule immunitarie, queste rimangono protette dall'attacco dei radicali liberi e possono avere un'efficienza maggiore nel riconoscere e distruggere gli agenti patogeni.
• Il glutatione contribuisce inoltre alla produzione e secrezione di alcune citochine coinvolte nella risposta immunitaria infiammatoria, come l'interferone gamma e l'interleuchina 2.
Aiuto per le cellule del fegato
Il fegato è la sede principale della produzione di glutatione ed è anche l'organo che più beneficia dell'azione di questo potente antiossidante.
Le cellule epatiche necessitano infatti di grandi quantità di glutatione per svolgere correttamente le loro funzioni detossificanti e metaboliche. Il glutatione aiuta in particolare le cellule del fegato in questo modo:
• Riducendo lo stress ossidativo: le reazioni metaboliche che avvengono nel fegato producono un gran numero di radicali liberi, dannosi per le cellule epatiche. Il glutatione, grazie alla sua azione antiossidante, cattura questi radicali liberi riducendo così i danni ossidativi a livello del fegato.
• Migliorando il processo di detossificazione: come già visto, il glutatione tramite reazioni di conjugazione e chelazione aiuta a trasformare e rimuovere molte sostanze tossiche e medicinali in eccesso, un processo importante che avviene principalmente nel fegato.
• Supportando il metabolismo degli xenobiotici: il fegato utilizza il glutatione per metabolizzare molte sostanze esogene come farmaci e inquinanti ambientali, trasformandole in composti escretabili.
Supporto per cervello e sistema nervoso
Riducendo lo stress ossidativo: il cervello è particolarmente esposto allo stress ossidativo causato dai radicali liberi a causa del suo alto consumo di ossigeno.
Il glutatione, agendo come antiossidante, aiuta a ridurre questo stress ossidativo a livello neuronale proteggendo le cellule cerebrali dai danni.
• Difendendo dalla neuroinfiammazione: l'infiammazione cronica nel cervello può portare a danni e degenerazione neuronale, esponendo al rischio di malattie neurodegenerative. Il glutatione è in grado di modulare il sistema immunitario cerebrale e la neuroinfiammazione, proteggendo i neuroni.
• Supportando il metabolismo cerebrale: il glutatione è coinvolto in molte reazioni metaboliche fondamentali per il corretto funzionamento del cervello, come la neurotrasmissione, la mielinizzazione e la plasticità neuronale.
• Difendendo le cellule staminali neurali: le cellule staminali del sistema nervoso centrale dipendono dall'equilibrio redox garantito dal glutatione per la loro sopravvivenza e autoreplicazione.
• Agendo da neurotrasmettitore: esistono prove che il glutatione stesso possa avere un ruolo da neurotrasmettitore inhibitore nel sistema nervoso centrale.
Riduzione dell'infiammazione
Ecco come il glutatione può contribuire a ridurre l'infiammazione in diverse condizioni:
• Modulando le citochine infiammatorie: Il glutatione è in grado di influenzare i livelli di alcune citochine pro-infiammatorie rilasciate dalle cellule immunitarie, come IL-1, IL-6, TNF-α, moderandone l'eccessiva produzione.
• Agendo come antiossidante: Lo stress ossidativo è uno dei fattori che può innescare e aumentare i processi infiammatori. Agendo come potente antiossidante, il glutatione può contribuire a ridurre lo stress ossidativo e di conseguenza calmare l'infiammazione.
• Raddoppiando l'azione degli antinfiammatori: Il glutatione può potenziare in modo sinergico l'attività di alcuni farmaci antinfiammatori, come i FANS, raddoppiandone l'efficacia.
• Interagendo con il fattore di trascrizione NF-kB: Il glutatione è in grado di ridurre l'attivazione del fattore NF-kB, una proteina chiave nell'avviare i processi infiammatori a livello cellulare. La sua inibizione può quindi contribuire a ridurre l'infiammazione.
• Supportando il sistema immunitario: Come già descritto, il glutatione aiuta a mantenere in buone condizioni le cellule immunitarie. Un sistema immunitario forte ed equilibrato tende naturalmente a provocare un'infiammazione moderata e fisiologica.
Supporto per la salute di occhi e vista
Riducendo lo stress ossidativo: L'occhio è particolarmente esposto allo stress ossidativo a causa della grande quantità di radiazioni luminose (in particolare i raggi UV) che colpiscono la retina. Il glutatione, agendo come potente antiossidante, aiuta a ridurre questo stress ossidativo a livello oculare proteggendo nervo ottico, cristallino e retina dai danni dei radicali liberi.
• Contrastando l'invecchiamento oculare: L'accumulo di stress ossidativo nell'occhio contribuisce all'invecchiamento precoce delle sue strutture, in particolare la retina e il cristallino. Il glutatione, grazie alla sua azione antiossidante, può aiutare a contrastare i segni dell'invecchiamento oculare e la perdita della vista ad esso correlata.
• Prevenendo malattie oculari: Bassi livelli di glutatione sono stati associati ad un aumentato rischio di maculopatia, glaucoma, cataratta e retinopatia. Il glutatione, grazie al suo ruolo protettivo, può aiutare a prevenire queste malattie oculari legate allo stress ossidativo.
• Migliorando la circolazione nell'occhio: Il glutatione è in grado di modulare la permeabilità vascolare e la circolazione sanguigna, migliorando anche quella all'interno dell'occhio e aiutando a portare maggiori sostanze nutritive alla vista.
Bibliografia
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