cellulosa microcristallina; antiagglomerante: magnesio stearato di origine vegetale; silice da bamboo (Bambusa bambos [L.] Voss) giovani fusti; acido folico.
Denominato anche ac. Pteroilglutammico, l'acido folico fa parte delle vitamine del gruppo B ed è rappresentato in natura da diverse forme che differiscono per il differente grado di riduzione del gruppo pteroilico e per il tipo di sostituenti presenti (ad esempio tetraidrofolati, diidrofolati, formilfolati e metilenfolati), sono presenti principalmente nei vegetali verdi a foglia larga (spinaci, cavoli, scarola, bietole, tarassaco e radicchio), nelle arance, nelle lenticchie, e negli asparagi, nonché nel lievito di birra e nel fegato.
Il suo nome deriva appunto dal latino folium = foglia. Le
donne in età fertile ed in particolare durante i
primi mesi della gravidanza rappresentano le categorie di persone che più necessitano di acido folico. Anche le persone anziane sono soggette ad aumentato fabbisogno di acido folico. La mancanza di acido folico porta in breve tempo alla comparsa di anemia megaloblastica accompagnata da debolezza e stanchezza, perdita di appetito e di peso, ritardo nella crescita, disturbi neurologici quali perdita delle memoria, depressione e demenza.
INDICAZIONI PER UNA INTEGRAZIONE DI ACIDO FOLICO:
Contribuisce al normale METABOLISMO DELL'OMOCISTEINA riducendone la concentrazione, contribuisce alla normale FORMAZIONE DEI GLOBULI ROSSI ed alla CRESCITA DEI TESSUTI MATERNI IN GRAVIDANZA: l’assunzione integrativa di ac. folico diminuisce il fattore di rischio per lo sviluppo di difetti del tubo neurale nel feto.
1)
FORMAZIONE DEI GLOBULI ROSSI: l'acido folico è
necessario per la formazione delle cellule ematiche, in particolare dei
globuli rossi, la rigenerazione dell'acido folico è garantita dalla presenza della
vitamina B12 (1,2,3).
2) EFFETTI SULLO SVILUPPO FETALE: i dati a supporto della protezione esercitata dai folati durante il periodo periconcezionale nei confronti dei difetti congeniti del tubo neurale e di altri difetti congeniti sono talmente evidenti che è ormai ampiamente raccomandata una integrazione con acido folico nelle donne in età fertile. Un basso tenore di folati materni è infatti un fattore di rischio per lo sviluppo di difetti del tubo neurale nel feto (1,2,3).
3) SISTEMA IMMUNITARIO: l’acido folico lavora in sinergia con la vitamina B12 nella sintesi di DNA e dell’RNA e risulta pertanto molto utile non solo per la formazione dei globuli rossi, ma anche per la formazione dei globuli bianchi, responsabili delle difese immunitarie del nostro organismo nei confronti dei microrganismi infettivi (1,2,3).
4) SISTEMA NERVOSO e SISTEMA CARDIOVASCOLARE: l'acido folico è essenziale per la biosintesi dei folati-poliglutammati, coenzimi attivi indispensabili per la formazione del tessuto nervoso. Il metiltetraidrofolato, derivato dell'acido folico, con l'ausilio della vit. B12 è coinvolto inoltre nella biosintesi della metionina da omocisteina tramite l'enzima omocisteina metiltransferasi: la rimozione dell'omocisteina è particolarmente utile nell'età adulta, in quanto tale sostanze è potenzialmente dannosa per il sistema cardiovascolare e per il sistema nervoso.
Un recente studio, effettuato nell'ambito del Chinese Stroke Primary Prevention Trial, ha mostrato che l'integrazione con acido folico è stata in grado di ridurre di oltre il 70% il rischio di ictus in soggetti ipertesi con bassi livelli di piastrine nel sangue ma alti livelli di omocisteina: tale risultato è stato raggiunto attraverso un abbassamento dei livelli di omocisteina.
E' infatti noto che un elevato livello di omocisteina costituisce un fattore di rischio per lo sviluppo di disturbi cardiovascolari, in particolare a carico del microcircolo cerebrale. Un apporto di acido folico pari a 400 mcg al giorno è in grado di riduce notevolmente le concentrazioni di omocisteina. L'acido folico sembra esercitare anche una protezione dagli effetti deleteri delle lipoproteine ricche in trigliceridi e del colesterolo LDL .