Avvertenze: il prodotto va utilizzato nell’ambito di una dieta variata ed equilibrata seguendo uno stile di vita sano. Non eccedere le dosi giornaliere raccomandate. Tenere fuori dalla portata dei bambini al di sotto dei 3 anni.
Ingredienti: avena (Avena sativa L.) frutto Estratto Secco titolato al 55% di betaglucani; agente di carica: cellulosa microcristallina; antiagglomeranti: sali di magnesio degli acidi grassi (vegetali); silice da bamboo (Bambusa bambos [L.] Voss) giovani fusti.
Indicazioni: Effetti fisiologici di avena frutto: rilassamento (in caso di stress), benessere mentale.
Modalità d'uso: 1 compressa 2-3 volte al giorno prima dei pasti.
Informazioni generiche
Denominazione botanica: Avena sativa L.; fam.Poaceae (Graminaceae)
Parti usate: frutto (cariosside)
Sinonimi: avena comune; biada;
Nomi stranieri: ingl-Oat; fr-Avoine; ted-Saathafer; sp-Avena roja
COMPOSIZIONE (1):
- polisaccaridi: beta glucani 55% (beta-1,3-D-glucano)
- minerali: potassio, calcio, magnesio, ferro, fosforo - vitamine: B1, B2, PP, carotene (provitamina A), D (tracce)
- altre: una sostanza ormonale simile alla follicolina
Lo sapevi che...
Proprietà:
I frutti d'avena presentano un ricco bagaglio in sali minerali (fosforo, ferro, calcio magnesio,zinco, ecc...), tiamina, riboflavina, niacina. Indubbie sono le sue proprietà nutrizionali tanto è vero che è stata definita “donatrice di oligoelementi” (Proserpio G., op. cit., p 804).
Nelle cariossidi del frutto è presente la trigonellina, uno stimolante neuromuscolare. Il frutto non decorticato è un tonico utile come coadiuvante contro la fatica, nella convalescenza e nelle forme lievi di depressione. Le spiccate attività tonificanti sono dovute alla avenina, un alcaloide che svolge azione stimolante nei confronti della tiroide. Occorre tenere presente che è molto sensibile al calore (si degrada oltre i 60C) [Tringale M., Farmacia Naturale, 8, 68-70,1993].
Le parti aeree della pianta venivano utilizzate popolarmente contro il nervosismo e l'insonnia (in particolare l'estratto alcolico). Tale attività sembra sostenuta dalla gramina, un alcaloide indolico, presente anche nell'orzo. Ciò spiega perché l'avena possegga un'attività blandamente sedativa, simile a quella svolta dalla Passiflora.
I betaglucani sono fibre alimentari di tipo solubile che in presenza di acqua formano masse viscose. Centinaia di test, hanno evidenziato che i betaglucani possono avere effetti benefici sul colesterolo.
Le proprieta' funzionali dei betaglucani sul colesterolo sono dovute alla capacita' di inibire il riassorbimento degli acidi biliari a livello digiunale ed ileale, con conseguente eliminazione fecale ed utilizzo di colesterolo endogeno per la neosintesi dei sali biliari. La maggior parte degli studi condotti indica che i betaglucani contribuiscono a ridurre il colesterolo totale abbassando la concentrazione delle lipoproteine LDL; in alcuni test sono stati rilevati anche una riduzione dei trigliceridi ed un incremento di concentrazione delle HDL.
I betaglucani, se introdotti nell’alimentazione quotidiana, hanno un effetto positivo anche sulla glicemia postprandiale e sulla risposta insulinemica. Il meccanismo con cui i betaglucani modificano la risposta glicemica non e' ancora stato chiarito con precisione, vengono ritenute rilevanti in merito le caratteristiche fisiche relative alla solubilita' viscosita' al peso molecolare ed alla concentrazione dell’ingrediente.
Gli effetti positivi dei betaglucani legati al consumo di alimenti che li contengono riguardano anche la capacita' di ottimizzare il senso di sazieta' dato da un alimento. L’effetto saziante e' dovuto a vari motivi tra i quali la capacita' di trattenere acqua ed abbassare la densita' energetica del chimo, il miglioramento della risposta glicemica, l’aumento del tempo di contatto tra i nutrienti e l’intestino dato dalla viscosita' della fibra. Il consumo di betaglucani e' in grado di modulare la secrezione post ingestiva di peptidi gastro-intestinali aumentando la secrezione di colecistochinina e di PYY e diminuendo la concentrazione di grelina. Tra le risposte fisiologiche alla colecistochinina ed al PYY vi sono la riduzione del tempo di svuotamento gastrico, l’abbassamento del picco glicemico e l’aumento della sensazione di sazieta' la grelina e' considerata il piu' importante ormone oressizzante del nostro organismo, le variazioni nella secrezione di tali peptidi sono dunque correlate al buon effetto saziante di questo ingrediente. Diete ricche di betaglucani hanno oltretutto mostrato interessanti effetti sulla pressione arteriosa, ed una riduzione significativa del peso corporeo (in particolare i betaglucani ad elevato peso molecolare) ed una diminuzione della massa grassa viscerale.
L’utilizzo dei betaglucani da cereali costituisce, in sintesi, un elemento importante nella nutrizione delle persone ipercolesterolemiche e puo' aiutare a ottimizzare il metabolismo dei carboidrati anche in persone diabetiche. Il loro consumo, tuttavia, non e' necessariamente indicato solo per chi ha gia' problemi di questo tipo. Possono essere consumati da tutta la popolazione adulta ed anche da quella pediatrica, in buone condizioni di salute, allo scopo di prevenire l’insorgenza di malattie croniche legate ad un’alimentazione scorretta.
Descrizione botanica: L'avena è una pianta della famiglia delle Poaceae, originaria dell'Europa (Gran Bretagna, Francia, Germania, Polonia e Russia), poi diffusasi in tutto il mondo e oggi principalmente coltivata soprattutto per l'alimentazione umana e del bestiame. L'avena è caratterizzata da un fusto erbaceo tipico delle graminaceae (culmo), cavo e sottile, suddiviso in diversi internodi dai quali partono le foglie, strette ed allungate, con nervature parallele. Dalle piccole infiorescenze a spighetta si sviluppano dei frutti secchi (cariossidi) ricoperti di brattee (ariste).
Avena è il nome utilizzato da Virgilio (Georg. 1,77); forse da aveo :desidero.