Avvertenze: Il prodotto va utilizzato nell’ambito di una dieta variata ed equilibrata seguendo uno stile di vita sano. Non superare la dose giornaliera consigliata. Tenere fuori dalla portata dei bambini al di sotto dei 3 anni.
Ingredienti: Agente di carica: cellulosa microcristallina; valeriana (Valeriana officinalis L.) radice Estratto Secco titolato allo 0,42% di acidi valerenici totali su maltodestrine da mais; antiagglomeranti: sali di magnesio degli acidi grassi (vegetali), silice da bamboo (Bambusa bambos [L.] Voss) giovani fusti.
Indicazioni: Effetti fisiologici di Valeriana radice: rilassamento (sonno, in caso di stress).
Modalità d'uso: 1 compressa 2-3 volte al giorno.
Tenore degli ingredienti caratterizzanti |
Ingredienti |
1 compressa |
3 compresse (dose giornaliera) |
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Valeriana radice E.S. |
100 mg |
300 mg |
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corrispondente ad ac.valerenici totali |
0,42 mg |
1,26 mg |
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Informazioni generiche
Denominazione botanica: Valeriana officinalis L.s.l.; Valeriana sylvestris -
Famiglia: Valerianacee
Sinonimi: Erba gatta o dei gatti, Amantilla, Nardo selvatico -
Nomi stranieri: ingl.-Valerian, Great Wild Valerian, Setwall, Garden Heliotrope, George’s Herbe; fr.-Valériane, Valériane sauvage, Herbe de Saint-Georges, Petite valériane; ted.- Baldrian, Katzen-Wurtzel; sp.-Valeriana, Hierba de los gatos
Parti usate: rizoma con radici (Valerianae radix FUI IX, Ph.Eur.III )
Tempo balsamico: autunno o primavera, da piante di almeno 2-3 anni
La Valeriana è una pianta erbacea perenne originaria dell’Europa e dell’Asia che cresce nei luoghi umidi in tutta Europa (in Italia è più frequente nelle zone montuose). Può raggiungere l’altezza di 2 m, le foglie sono opposte imparipennate, i fiori bianchi o rosa sono riuniti in cime ombrelliformi. La parte sotterranea è costituita da un rizoma e da numerose lunghe radici. L’odore di tutta la pianta è forte e sgradevole, tipico dell’acido isovalerianico. Il suo nome deriva dal latino valere (star bene).
La moderna ricerca
L’individuazione degli effettivi principi attivi della Valeriana ha creato non pochi problemi. Molti dei componenti del fitocomplesso sono risultati infatti attivi ma nessuno di essi singolarmente è capace di riprodurre gli effetti del fitocomplesso totale dell'estratto.
Peraltro tali componenti sono quasi totalmente assenti dalle tradizionali preparazioni, tintura e infuso, che pure risultano sempre efficaci come rilassanti. L’attenzione fu spostata poi verso i baldrinali, composti di decomposizione dei precedenti, pure attivi.
Composizione dell' estratto
- olio essenziale: monoterpeni - borneolo, bornil acetato e bornil isovalerato, azulene, canfene, pinene, limonene, isoeugenolo-isovalerato; sesquiterpeni
- acido valerenico, ac. idrossivalerenico, ac.acetossivalerenico (0,42% ca. in totale), valerenale, valeranone, elemolo, kessano e kessil-alcoli;
- composti iridoidi (valepotriati): valtrato, 1-acevaltrato, diidrovaltrato, isovaltrato e i loro prodotti di degradazione: baldrinale, omobaldrinale e valtroxale
- altri: flavonoidi, triterpeni, tracce di alcaloidi (actinidina, catinina, valerianina, alfa-metil-pirrilchetone, valerina)
Molti dei componenti dell'estratto sono risultati infatti attivi ma nessuno di essi singolarmente è capace di riprodurre gli effetti del fitocomplesso totale della droga.
Le ricerche si sono concentrate in particolare sui valepotriati, che per anni sono stati considerati il principio attivo della Valeriana; poi sui baldrinali, ma tali componenti sono quasi totalmente assenti dalle tradizionali preparazioni, tintura e infuso, che secondo il largo e collaudato utilizzo popolare, risultano pure sempre efficaci.
In alcune ricerche i valepotriati avrebbero dimostrato di possedere allo stato puro un’azione psicostimolante anzichè sedativa-like. Questa si manifesterebbe solo ai bassi dosaggi.
Solo di recente è stato rivalutato il fitocomplesso Valeriana nel suo insieme, ponendo particolare accento sulla titolazione degli acidi valerenici, considerati oggi le "sostanze guida", presenti esclusivamente in Valeriana officinalis.
E’ stato evidenziato che l’acido valerenico possiede una interessante azione rilassante che, unitamente agli altri sesquiterpeni, mostra uno spiccato effetto dovuto all’inibizione del catabolismo del GABA (ac. gamma-ammino-butirrico), principale mediatore della sedazione a livello del Sistema Nervoso Centrale (S.N.C.).
Il fitocomplesso presente negli estratti mostra inoltre affinità per i recettori A del GABA, capaci di controllare l’ingresso degli ioni cloro nella membrana dei neuroni. Importanti modulatori del complesso recettori GABA-A canali del cloro presenti nel S.N.C. sono i recettori su cui agiscono anche le benzodiazepine.
La valeriana officinalis non ha proprietà curative, una sua integrazione tuttavia può aiutare fisiologiamente l'organismo nei momenti difficli, stati di ansia e difficoltà di addormentamento.
BibliografiaPedretti M.: "La valeriana", Erboristeria Domani, n. 5, 1986
Morazzoni P., Bombardelli E.: "Valeriana officinalis: traditional use and recent evaluation of activity", Fitoterapia, n.2, 1995
1) L'erbario di Barbanera - 1999, ed. Campi, Foligno (PG)
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