Papaia un aiuto per le malattie degenerative del Sistema Nervoso Centrale - Favorisce le funzioni digestive

Denominazione botanica: Carica papaya L. - fam. Caricacee Sinonimi: albero dei meloni Nomi stranieri: ingl.: pawpaw, papaya; fr.: papayer; ted. - Melonenbaum, Papayabaum; Parti usate: lattice ottenuto per incisione del pericarpo del frutto immaturo Solvente di estrazione: acqua Pianta originaria dei Caraibi, la Papaia cresce bene su terreni fertili e viene oggi coltivata nelle zone tropicali del Sud-America e dell'Asia. Si tratta di un pianta erbacea poliennale che vive circa 5 anni, dioica, alta fino a 7 m, senza rami e con un ciuffo di foglie terminali palmatosette che gli conferiscono un aspetto simile alle palme. Negli esemplari femminili alla base delle foglie si trovano i fiori (femminili) da cui origineranno i frutti, bacche giallo-verdi commestibili, dalla polpa giallo-arancio, con un pericarpo ricco di succo lattiginoso.

Nella composizione della Papaia, è possibile trovare enzimi proteasici (20%), tra cui la papaina, la chimopapaina A e B, la papaiapeptidasi, oltre a vitamina C e una varietà di acidi organici. Questa combinazione unica di ingredienti offre una serie di proprietà e applicazioni tradizionali:

Azione Digestiva: La papaina è un enzima proteolitico che agisce principalmente nel tratto gastrointestinale grazie al suo centro attivo a gruppo sulfidrilico. Questo enzima è classificato come tiolproteasi ed è noto per favorire la digestione. La quantità assorbita dal corpo è minima, riducendo al minimo il rischio di effetti nocivi su altri organi. La papaina è spesso utilizzata per alleviare disturbi dispeptici come flatulenza, gonfiori addominali, pesantezza dopo i pasti e stitichezza. Inoltre, sono in corso studi per esaminare il suo potenziale nella prevenzione dei disturbi aterosclerotici attraverso un'azione fibrinolitica.

Azione Antiedemigena-Antinfiammatoria: La papaia è un valido alleato contro gli edemi, sia quelli post-traumatici che quelli di origine infiammatoria. Questo effetto è ottenuto grazie al meccanismo proteolitico della papaia sulla fibrina, che favorisce il drenaggio delle infiammazioni e l'assorbimento dei sanguinamenti. La chimopapaina, in particolare, è in grado di idrolizzare i proteoglicani presenti nei dischi intervertebrali degenerati. Per ottenere i massimi benefici, è consigliabile assumerla lontano dai pasti, preferibilmente 1 ora prima o 2 ore dopo. In Francia, l'elixir papaina è ben noto nella fitoterapia. Inoltre, la papaina può contribuire alla prevenzione delle ulcere, un effetto sorprendente considerando la sua azione fibrinolitica. Studi indicano che la somministrazione preventiva di papaina per 6 giorni può proteggere lo stomaco dalle sostanze ulcerative, rendendola utile per coloro che necessitano di dosi elevate di antinfiammatori steroidei e non steroidei, come quelli affetti da artrite e reumatismi.

Azione Tonificante-Ricostituente: Recentemente, l'Istituto Luc Montagner ha condotto esperimenti sulla papaina, insieme ad altri enzimi proteolitici, come parte del trattamento per malattie degenerative del Sistema Nervoso Centrale. Questi studi hanno riportato risultati promettenti, suggerendo che la papaina potrebbe essere un coadiuvante efficace in tali casi, contribuendo alla tonificazione e al recupero.

Queste proprietà uniche della papaina offrono una vasta gamma di applicazioni potenziali per il benessere umano, dimostrando quanto sia versatile e preziosa questa sostanza naturale.